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Tasmania, morti in uno spiaggiamento di massa 14 capodogli

Quattordici giovani capodogli sono stati trovati morti su una spiaggia della Tasmania. Ancora ignote le cause dello spiaggiamento di massa.
A cura di Davide Falcioni
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Quattordici giovani capodogli sono stati trovati morti su una spiaggia della Tasmania, in Australia, in un luogo già noto per stragi di massa di cetacei con un record di 380 esemplari individuati nel 2020.

Lo rende noto la Bbc. Secondo la biologa marina Vanessa Pirotta le balene morte facevano probabilmente parte di un branco di "scapoli", giovani maschi che avrebbero perso l'orientamento, forse inseguendo un esemplare malato. Le coste tasmaniane sono tra l'altro percorse da svariate correnti che possono confondere la navigazione dei cetacei. Le ragioni di quanto accaduto sono però ben lungi dall'essere determinate. "Tutti gli spiaggiamenti di balene rimangono un mistero. Non sappiamo esattamente perché accadano", ha detto Pirotta alla BBC.

Perché i capodogli sono una specie vulnerabile

Il capodoglio è l'animale più grande al mondo tra gli Odontoceti, ovvero i cetacei dotati di denti, visto che non tutti li possiedono; oltre a questa, però, ha tante altre caratteristiche importanti, dalla sua testa enorme, lunga quasi un terzo dell'intero corpo, al particolare olio, chiamato spermaceti, che è presente nel cranio di queste balene e sembra essere legato all'origine del loro nome. In passato tale olio veniva ricercato e utilizzato per illuminare le città.

Ad oggi il numero di capodogli presenti nei mari e oceani del pianeta è sconosciuto, ma secondo la lista rossa delle specie minacciate dell'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) si tratta di un animale "vulnerabile", addirittura "in pericolo" se viene considerata soltanto le popolazione che abita nel Mar Mediterraneo. I problemi che minacciano lo stato di conservazione del capodoglio hanno per gran parte a che fare con l'uomo e vanno dall'ingestione di plastica agli scontri con le navi o altre imbarcazioni, senza contare gli esemplari spiaggiati lungo i litorali.

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