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Strage di Las Vegas: proiettile perfora polmoni e scheggia vertebra, ma Luca ce l’ha fatta

La madre: “Mio figlio sta meglio, ha ripreso a respirare da solo. Gli ho mostrato l’affetto del web. Lui ha pianto in silenzio”
A cura di Enrico Galletti
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Siamo a Las Vegas (Nevada), negli Stati Uniti. In Italia sono le 7 del mattino quando un uomo si scaglia contro il pubblico del concerto in corso a Strip, nel cuore della città, fra i ristoranti e i casinò. In Nevada sono le 22 di sera. È domenica, e il bilancio dei morti comincia a salire. 59 morti e 527 feriti. E tra i feriti c'era Luca Iclodean, un ragazzo che si trovava in mezzo al concerto, e che è stato colpito dagli spari. Luca non è nel bilancio dei morti, ma in quello dei feriti. È tra le tante persone che, anche a distanza di tempo, potranno raccontare i contorni di una serata da incubo.

Luca è in ospedale da domenica sera, non è ancora stato dimesso. A stargli vicino c'è la madre, Carmen Iclodean, che ha scelto di condividere su Facebook gli aggiornamenti sulle condizioni del figlio. Lo ha seguito passo dopo passo. Il suo dolore, il dolore di una madre alle prese con la sequenza di quegli attimi concitati e incerti, è stato il dolore di tutti. Centinaia di utenti hanno seguito gli aggiornamenti su Facebook, e da lontano hanno sperato che il giovane Luca si rimettesse in sesto nel giro di poco. Il primo messaggio su Facebook della mamma di Luca aveva stretto il cuore. "Non sono abituata a pubblicare questioni personali sui social, ma ho davvero bisogno di aiuto in questo momento. Pregate anche voi, insieme a me, per mio figlio Luca. Gli hanno sparato a Las Vegas". Sotto la sua foto sul letto dell'ospedale. Migliaia di commenti e di condivisioni hanno ampliato il messaggio di solidarietà della madre. E nel giro di poche ore quella per il "suo" Luca è diventata l'apprensione di molti.

Il bilancio di quella triste serata, per Luca, è stato un proiettile che gli ha attraversato entrambi i polmoni e gli ha graffiato una vertebra. "Il chirurgo – ha spiegato la madre – ha dovuto rimuovere una parte del suo polmone destro. Adesso è attaccato al respiratore, ma Luca è vivo, e spera di riprendersi presto". E nelle parole di Carmen si fa spazio a una preoccupazione. "Il mio cuore soffre per le famiglie di quelli che non ce l'hanno fatta".

L'ultimo aggiornamento è arrivato ieri pomeriggio. "Mio figlio sta meglio, ha ripreso a respirare da solo". La madre gli ha mostrato l'affetto del web, lui, che ancora non può parlare, ha pianto, e con le mani ha formato un cuore in segno di gratitudine. Carmen sospira. È un respiro di sollievo, il suo, che si unisce a quello del web, che nelle ultime ore ha seguito con apprensione la vicenda di Luca, quel piccolo grande ragazzo "miracolato" dalla vita. Lui che, domani, pensando con le lacrime agli occhi al bilancio dei morti della tragica notte di Las Vegas, racconterà ai suoi figli di avercela fatta.

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