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Scompare dopo la discoteca, 20enne trovata morta: un amico confessa di averla violentata e uccisa

È stata trovata morta dopo 4 giorni dalla sua scomparsa Justine Vayrac, 20enne francese e mamma di un bimbo di 2 anni e mezzo. Un amico ha confessato di averla violentata e uccisa, poi ha indicato alle forze dell’ordine dove si trovava il cadavere.
A cura di Ida Artiaco
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Immagine da Facebook.
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Dopo Lola Doviet, la 12enne violentata e torturata a Parigi, un altro caso di cronaca nera sconvolge la Francia. Quattro giorni dopo la sua scomparsa, Justine Vayrac, una ragazza di 20 anni di cui non si erano avute più notizie dal fine settimana a Brive, oggi è stata ritrovata morta.

Un sospetto, che era fra le "conoscenze" della vittima, un agricoltore coetaneo, ha confessato di averla violentata e poi uccisa all'uscita dalla discoteca. È stato proprio il sospetto ad aver indicato il luogo in cui aveva lasciato il cadavere della giovane, madre di un bambino di due anni e mezzo e studentessa di scienze infermieristiche, dopo aver confessato.

Da lunedì, 80 poliziotti e gendarmi hanno passato al setaccio la zona di Beynat, una località a una ventina di chilometri da Brive, dove il sospetto aveva lasciato tracce di sangue in camera sua e nella sua auto.

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L'omicida è noto per far parte della squadra di calcio locale di Beynat, un borgo di 1.300 abitanti, dove domenica si è presentato al campo di gioco poco dopo aver ucciso Justine.

La ragazza era scomparsa verso le 4 del mattino dopo aver trascorso la serata con amici nella discoteca locale, "La Charrette". Secondo quanto ricostruito finora,  Justine si è sentita male nel locale dopo aver bevuto troppo alcol e ha detto di voler andare a dormire un po' nella sua auto. Un amico l'ha accompagnata ma l'ha poi lasciata con un uomo che lei "conosceva".

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Un'ora più tardi, non vedendola più nell'auto, gli amici hanno chiamato la persona alla quale l'avevano affidata, ma lui ha risposto che "Justine si sentiva meglio" e lui se ne era andato. Tuttavia, la ragazza non ha dato più notizie, la madre si è rivolta al commissariato e sono cominciate le ricerche.

Oggi la svolta, con la confessione dell'assassino, che era proprio l'uomo al quale Justine era stata affidata dagli amici. La ragazza era separata dal padre del bambino, che abita a Tolosa, ma con il quale aveva buoni rapporti.

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