479 CONDIVISIONI
La morte di George Floyd in Usa

Omicidio George Floyd: il poliziotto Thomas Lane condannato a 3 anni di carcere

Thomas Lane, ex agente di polizia di Minneapolis dichiaratosi colpevole di favoreggiamento per aver partecipato all’omicidio di George Floyd, è stato condannato oggi a tre anni di reclusione.
A cura di Davide Falcioni
479 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Thomas Lane, ex agente di polizia di Minneapolis dichiaratosi colpevole di favoreggiamento per aver partecipato all'omicidio di George Floyd, è stato condannato oggi a tre anni di reclusione; l'uomo sta già scontando una pena di due anni e mezzo per aver violato i diritti civili dell'afroamericano, fermato per un controllo il 25 maggio 2020 poi soffocato dall'agente Derek Chauvin, che si inginocchiò sul suo collo e sulla schiena per 9 minuti e 29 secondi fino ad ucciderlo.

Thomas Lane non fece nulla per allontanare Chauvin; al contrario, tenne i piedi di Floyd immobilizzati . All'arresto parteciparono anche Alexander Kueng e Tou Thao, che impedirono agli astanti di intervenire e salvare la vita all'afroamericano. Lane nei mesi scorsi aveva richiesto il patteggiamento ammettendo le sue responsabilità nella vicenda: "Penso che sia stata una decisione molto saggia. Ammettere le tue colpe e patteggiare ti permetterà di avanti con la tua vita", ha detto all'imputato il giudice Peter Cahill.

Derek Chauvin a luglio condannato a 20 anni

Lo scorso luglio Derek Chauvin è stato condannato a 20 anni di carcere per aver violato i diritti civili di Floyd. L'accusa aveva chiesto una pena di 25 anni. A dicembre Chauvin si era dichiarato colpevole di uso eccessivo della forza patteggiando una pena che avrebbe dovuto rimanere tra i 20 e i 25 anni. In precedenza era già stato condannato a 22 anni e mezzo per l'uccisione dell'afroamericano. Le immagini dell'omicidio, riprese da un passante, hanno fatto il giro del mondo. Era stato dichiarato colpevole di omicidio involontario di secondo grado. "I can't breath" – "Non riesco a respirare" ripeteva George Floyd a Derek Chauvin, l'agente bianco che gli premeva un ginocchio sul collo mentre altri due lo tenevano fermo, prima che arrivasse un'ambulanza che lo portò in ospedale dove il suo cuore smise di battere.

479 CONDIVISIONI
179 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views