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Nausea, febbre e vomito dopo il bagno in mare: 200 persone intossicate in Algeria

Si sospetta che all’origine di tutto vi sia un inquinamento dell’aria o delle acque ma al momento non vi è nessuna certezza. Secondo quanto riferiscono i media algerini, molti degli intossicati hanno accusato sintomi abbastanza seri da richiedere il trasporto in ospedale per le cure del caso anche se fortunatamente pochissime hanno avuto bisogno di un ricovero.
A cura di Antonio Palma
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Quasi duecento persone sono rimaste intossicate dopo aver fatto il bagno su una spiaggia in Algeria dove stavano trascorrendo una giornata di riposo. L'episodio si è consumato domenica  lungo le spiagge della città di Tenes, nell'Algeria nordoccidentale, in quel momento affollate di persone che cercavano riparo dalla calura estiva. In generale i bagnanti hanno segnalo sintomi come nausea, febbre e occhi rossi ma in alcuni casi anche vomito. Secondo quanto riferiscono i media algerini, molti degli intossicati hanno accusato sintomi abbastanza seri da richiedere il trasporto in ospedale per le cure del caso anche se fortunatamente pochissime hanno avuto bisogno di un ricovero.

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Si sospetta che all'origine di tutto vi sia un inquinamento dell'aria o delle acque ma al momento non vi è nessuna certezza. A farne le spese, oltre i bagnanti, anche trentasei agenti della Protezione Civile, tra cui anche alcuni sommozzatori professionisti, che erano stati inviati sul posto dopo i primi allarmi di malori scattati dopo la fine della cerimonia ufficiale di apertura della stagione estiva nel tardo pomeriggio di domenica. Le autorità hanno assicurato che sul caso è stata aperta una inchiesta per accertare l'accaduto ma nel frattempo tre spiagge della zona sono state chiuse per precauzione così come un impianto di dissalazione. Secondo un comunicato ufficiale, una delegazione di ispettori del Ministero dell'Ambiente algerino ha prelevato campioni di aria e acqua al porto di Tenès, sulle spiagge e nei dintorni delle installazioni che potrebbero causare inquinamento.

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"Le vittime, persone che stavano facendo il bagno nella spiaggia centrale di Ténès, avrebbero inalato un gas che si è diffuso rapidamente grazie al vento che ha soffiato per tutto il pomeriggio di domenica", ha spiegato il direttore della sanità della prefettura locale, il dottor Nasreddine Benkartalia, citato dall'agenzia ufficiale APS. Dal canto suo, il prefetto non ha escluso alcuna ipotesi aggiungendo però che "la più plausibile è quella relativo allo sversamento di una barca al largo di Ténès". Un'altra ipotesi, elaborata dal professor Réda Djebar della facoltà di Scienze biologiche dell'Università di Bab Ezzouar ad Algeri, ipotizza invece la presenza di un'alga microscopica tossica che prolifera nel Mediterraneo quando la temperatura è molto elevata come in questo periodo. Non sarebbe la prima volta perché casi analoghi ,arche se con meno persone interessate, si sono verificate negli anni scorsi nel nord-ovest del Paese nordafricano.

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