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Messico, uccisa a colpi di pistola dopo aver denunciato una violenza

“Donne state attente a quest’uomo, finge di aver la bici la rotta ma il suo obiettivo è aggredivi”. Dopo aver condiviso su Facebook i dettagli della violenza subita lo scorso maggio, Rosalía Duarte Canevett, 24 anni, studentessa, è stata uccisa a colpi di pistola davanti al cancello di casa, a Empalme. “È un uomo pericoloso che può porre fine alla vostra vita” aveva scritto.
A cura di Angela Marino
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Vittima di una violenza da uno sconosciuto, il 16 agosto, alcuni mesi dopo i fatti, ha condiviso i dettagli della sua aggressione su Facebook. Pochi giorni dopo è stata uccisa a colpi di pistola. Non è chiaro se la morte di Rosalía Duarte Canevett, 24 anni, studentessa, uccisa davanti al cancello di casa, all'angolo tra le strade Los Arrecifes e De la Bocana, a Empalme, sia collegata con l'aggressione subita lo scorso 16 maggio.

È stata proprio la vittima a raccontarla in un post Facebook, dove mette in guardia le altre potenziali vittime del suo aggressore. “Oggi, esattamente tre mesi fa, sono stata violentata mentre camminavo in Boulevard 16. Il suo scopo era quello di rubarmi il cellulare, ma non so perché mi preso in braccio e portato sui binari, dove mi ha colpito, preso a calci e soffocato. Dio mi ha dato la forza di scappare e di restare in vita. L'uomo è fuggito con la mia camicetta, purtroppo era così ben coperto che non ho potuto vedere il suo viso, ma è un uomo tra i 29 e i 35 anni, di pelle scura e con un'altezza da 1,70 a 1,80. Ti fa credere che la sua bici sia rotta, questa è la sua tecnica. Se lo vedete parlate con qualcuno o state lontana da lui. È un uomo pericoloso che può porre fine alla vostra vita”.

“Non avevo il coraggio di raccontare quello che è successo – scrive ancora – ma ho visto molti casi di donne violentate e insultate per strada, il che mi fa capire possono portarti via facilmente la tua tranquillità e farti sentire insicura per strada. Mi è rimasto un ricordo terribile che fino a oggi non posso dimenticare. Il 16 maggio non potevo credere che questo stesse accadendo a me. Stiamo attraversando una situazione difficile a causa del Covid-19, ma questo non dà alle persone il diritto di aggredire gli altri. Per favore, non uscite da sole".

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Il post risale allo scorso 16 agosto, ma già alcuni mesi prima la ragazza aveva lanciato un appello alle altre donne affinché facessero attenzione. “Donne – aveva scritto a giugno – prendetevi cura di voi seriamente, state sempre all'erta, non ci si può fidare di nessuno in questo momento (meno per la situazione in cui viviamo), una persona può avvicinarti salutandoti con gentilezza e puoi essere la sua prossima vittima”. Sul caso sta indagando la polizia locale.

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