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Macron al Parlamento europeo: “Rivediamo Carta dei diritti, inseriamo ambiente e diritto all’aborto”

“Abbiamo la Carta dei diritti fondamentali di 20 anni fa. Quindi dovremmo usare questa Carta per essere più espliciti sulla protezione dell’ambiente e sul riconoscimento del diritto all’aborto”: lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron presentando le priorità del semestre francese Ue al Parlamento europeo.
A cura di Annalisa Girardi
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Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha presentato oggi davanti al Parlamento europeo i pilastri della presidenza del suo Paese al Consiglio Ue. "L'integrazione europea è basata su tre principali promesse: quelle di democrazia, progresso e pace. Il territorio in cui viviamo è stato teatro di tragici eventi nella storia, e oggi queste promesse sono a rischio. Dobbiamo affrontare ciò che le minaccia e dare nuova vita a queste promesse": con queste parole Macron ha iniziato il suo discorso all'Eurocamera, congratulandosi anche con la sua nuova presidente, Roberta Metsola, e ricordando il suo predecessore, David Sassoli, morto nella notte dell'11 gennaio.

"Dobbiamo ritrovare insieme un'Europa con un futuro potente, vale a dire un'Europa capace di rispondere alle sfide climatiche, tecnologiche e digitali, ma anche geopolitiche", ha proseguito Macron. Che ha individuato nell'emergenza climatica la prima grande sfida che dovrà affrontare l'Unione, casa degli accordi di Parigi. "Siamo il continente che, con l'obiettivo della neutralità climatica nel 2050, è stato il primo a porsi gli obiettivi più ambiziosi del pianeta. E ora dobbiamo passare dall'intenzione all'azione". Mentre la seconda sfida che deve affrontare l'Unione, secondo Macron, è quella della rivoluzione digitale. "Vogliamo fare dell'Europa una potenza democratica, culturale ed educativa orgogliosa di sé per raccogliere questa sfida", ha proseguito Macron.

Le proposte per il semestre Ue: salario minimo, donne e migrazioni

Il presidente francese ha poi elencato una serie di temi di cui si occuperà durante il semestre europeo della Francia. Tra questi ci sono quelli del salario minimo, dei diritti dei lavoratori per il digitale, delle quote rosa: "La pandemia ha dimostrato che la solidarietà è una forza incomparabile dell'Europa. Voglio e auspico di proseguire questo lavoro, con atti forti per promuovere un lavoro di qualità e meglio pagato con salari minimi che siano dignitosi, creando nuovi diritti per i lavoratori delle piattaforme digitali, introducendo quote per le donne nei nostri consigli aziendali". Continuando a parlare dei diritti delle donne, Macron ha sottolineato: "Voglio che i nostri valori europei ci uniscano e di cui siamo orgogliosi, penso che vogliamo che fioriscano. Abbiamo la Carta dei diritti fondamentali di 20 anni fa. Quindi dovremmo usare questa Carta per essere più espliciti sulla protezione dell'ambiente e sul riconoscimento del diritto all'aborto".

Sulla gestione dei flussi migratori, tema caldissimo nel dibattito europeo tra i vari Stati membri, il presidente francese ha chiesto di "agire con accoglienza solidale e condivisa tra gli Stati membri come abbiamo fatto tra il 2018 e il 2021". E ancora: "La presidenza francese porterà avanti la riforma dello spazio Schengen", con l'obiettivo di "proteggere le nostre frontiere esterne".

Cosa ha detto Macron su sicurezza e difesa

Di fronte alla plenaria Macron ha anche spiegato come oggi l'Unione europea si trovi "di fronte a un'escalation di tensioni, in particolare nel nostro vicinato, con sconvolgimento del mondo, con un ritorno al dramma della guerra". I dialoghi con la Russia di Vladimir Putin, ad esempio, "non sono un'opzione, ma una necessità" e nelle prossime settimane "sarà definita una proposta europea per un nuovo ordine di stabilità e sicurezza da condividere in ambito Nato e da sottoporre a un negoziato con la Russia". In altre parole, per Macron l'Ue non può lasciare che i rapporti dell'Occidente con Mosca siano definiti solo dai negoziati con Washington, ma anche Bruxelles deve ritagliarsi un ruolo da protagonista.

Infine, parlando dei programmi in difesa, Macron ha concluso affermando che sia necessaria una corsa al riarmo. "L'Europa deve armarsi, non per sfida alle altre potenze, ma per assicurarsi la propria indipendenza in questo mondo di violenza, per non subire la scelta degli altri, per essere libera".

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