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L’organizzatore dell’orgia di Bruxelles: “Partecipano molti politici conservatori di destra”

Ha 29 anni, si chiama David Manzheley ed è lui, stando a quanto accertato dalla polizia, il proprietario dell’appartamento in cui la notte tra venerdì e sabato scorsi 25 uomini stavano partecipando a un festino gay. Tra gli altri era presente anche l’europarlamentare ungherese del partito di Orban Jozsef Szajer.
A cura di Davide Falcioni
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L'organizzatore del festino a base di sesso, alcol e ecstasy a cui hanno partecipato – nel centro di Bruxelles – l'europarlamentare ungherese di estrema destra Jozsef Szajer insieme ad altri 24 uomini è uno studente universitario polacco di 29 anni e si chiama David Manzheley. È lui, stando a quanto accertato dalla polizia, il proprietario dell'appartamento in cui la notte tra venerdì e sabato scorsi hanno bussato gli uomini delle forze dell'ordine allertati da alcuni vicini di casa che avevano udito schiamazzi e un anomalo via vai di persone in aperta violazione delle restrizioni anti covid. Una volta entrati nella casa di Avenue des Pierre i poliziotti hanno stentato a credere ai loro occhi: almeno 25 persone, tutti uomini, stavano partecipando a un festino gay. Tra loro c'era anche Jozsef Szajer, membro e co-fondatore di Fidesz, il partito nazionalista di destra del primo ministro ungherese Viktor Orbán. Dopo lo scandalo il deputato si è dimesso con una lettera formale al Presidente dell’Europarlamento Sassoli. Oltre a lui c'erano altri funzionari del Parlamento UE.

Chi è l'organizzatore dei festini di Bruxelles

David Manzheley
David Manzheley

David Manzheley è un cittadino polacco ed ha svariati precedenti penali nel suo paese. In un'intervista rilasciata a Onet ha confermato di aver organizzato il festino della scorsa settimana ma che non si è trattato della prima volta. Negli ultimi due anni ha infatti pianificato decine di eventi per omosessuali ai quali hanno partecipato anche cento invitati: tra gli ospiti fissi vi sarebbero stati quattro politici di un partito polacco di ispirazione conservatrice clericale ma anche europarlamentari francesi, tedeschi, spagnoli e olandesi.

Le "regole" dei festini di Manzheley

David Manzheley ha spiegato a Onet le "regole" dei festini organizzati negli ultimi due anni nell'appartamento di Bruxelles: vi hanno preso parte solo uomini, nessuno dei quali ha potuto limitarsi a "stare a guardare". Tutti, invece, hanno dovuto partecipare attivamente. Vietato portare con sé gli smartphone e negli ultimi mesi i partecipanti hanno dovuto esibire un certificato di negatività al Covid. L'uso di sostanze stupefacenti era libero, ma le droghe non venivano fornite dall'"organizzazione" del party. Rispetto alla serata di venerdì scorso il 29enne  ha raccontato che l'unica contestazione che è stata mossa ai partecipanti è quella di aver violato le regole anti covid e che l'intervento della polizia è stato possibile "perché un idiota  ha dimenticato di chiudere la porta. Così gli agenti sono entrati senza neppure esibire un mandato". I poliziotti si sarebbero limitati a ordinare di interrompere la festa senza, al momento, elevare nessuna sanzione.

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