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Libia, dopo sette anni in carcere è stato liberato Al-Saadi, figlio dell’ex leader Muammar Gheddafi

È stato scarcerato quest’oggi dopo sette anni trascorso nella prigione di Tripoli Al-Saadi Gheddafi, terzogenito dell’ex leadere libico Muammar Gheddafi. Accusato di aver preso parte alle repressioni dei manifestanti durante le proteste che portarono nel 2011 alla caduta del regime, dopo una breve fuga in Niger, fu catturato nel 2014. Stando a quanto riportato da Afp avrebbe già lasciato il Paese diretto in Turchia.
A cura di Chiara Ammendola
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Dopo aver trascorso sette anni nel carcere di al-Hadaba a Tripoli, è stato scarcerato quest'oggi il figlio dell'ex leader libico Muammar Gheddafi, Al-Saadi Gheddafi. Detenuto dal 2014 dopo una breve fuga in Niger durante la primavera araba, il 47enne terzogenito dell'ex leader libico è stato rilasciato in esecuzione di un ordine del tribunale. Ex calciatore, anche in Italia, Al-Saadi si trovava in carcere dopo essere stato accusato di crimini contro i manifestanti, come capo di una forza speciale coinvolta nella repressione delle proteste che portarono nel 2011 alla caduta del regime. Secondo diversi media locali avrebbe già lasciato il Paese con un volo diretto in Turchia. "Il procuratore capo ha chiesto, diversi mesi fa, l'esecuzione della decisione di liberazione relativa a Saadi Gheddafi non appena tutte le condizioni richieste fossero state soddisfatte", le parole rilasciate da una fonte dell'ufficio del procuratore ad Afp.

Oltre ad aver avviato da carriera da calciatore che lo ha portato anche in Italia a militare nelle squadre di Perugia, Udinese e Sampdoria, Al-Saadi era noto per il suo stile di vita piuttosto sfarzoso. Finito in carcere anche per l'accusa di aver ucciso Rayani, ex allenatore della squadra di calcio Al-Ittihad di Tripoli, è stato poi assolto, mentre sono rimaste le accuse riferite alla repressione delle rivolte del 2011 contro il padre. Nell'agosto del 2015 venne diffuso un video in cui Saadi veniva torturato dalle milizie islamiche. La notizia della scarcerazione di Al-Saadi Gheddafi, insieme a quella dell'ex segretario personale del Colonnello, Ahmed Ramadan, è stata accolta con favore dai nostalgici del regime: da mesi, infatti, dalla Libia rimbalzano le voci di un imminente annuncio ufficiale della candidatura dell'altro figlio di Gheddafi, Saif al-Islam. Secondo fonti locali, la sua scarcerazione sarebbe stata il risultato di negoziati nei quali avrebbero avuto un ruolo importante il primo ministro ad interim Abdl Hamid Dbeibah e l'ex ministro dell'Interno Fathi Bashagha.

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