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Covid 19

Le regole aggiornate per viaggiare in Europa: dal Green pass al tampone, cosa serve paese per paese

In vista della partenza per le vacanze estive di milioni di italiani alle prese con l’emergenza Covid-19, ecco l’elenco aggiornato delle regole per viaggiare nei paesi europei e non tramite Green pass, esito del tampone e Passenger Locator Form. Dalla Spagna alla Grecia, dalla Francia al Portogallo, ecco cosa serve per partire in sicurezza.
A cura di Ida Artiaco
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L'estate è entrata nel vivo e milioni di italiani sono pronti per partire per le attese vacanze. Molti si dirigeranno all'estero dove, a causa dell'emergenza Covid-19 e dell'allerta per la diffusione della più contagiosa variante Delta, dovranno esibire una serie di documenti sia all'andata che al ritorno in Italia. Dal Green pass all'esito del tampone passando per il cosiddetto Passenger Locator Form (o PLF), in Europa ogni paese ha le proprie regole da seguire, realizzate sulla base della situazione epidemiologica. Ecco, allora, tutte le misure aggiornate al 2 agosto e consultabili sul sito della Farnesina Viaggiare Sicuri. Si ricordi, tuttavia, che la stessa Farnesina ha raccomandato a "tutti coloro che intendono recarsi all'estero, in qualsiasi luogo, indipendentemente dalla destinazione e dalle motivazioni del viaggio, di considerare che qualsiasi spostamento, in questo periodo, può comportare un rischio di carattere sanitario. In particolare, nel caso in cui sia necessario sottoporsi a un test molecolare o antigenico per il rientro in Italia, si rammenta che i viaggiatori devono prendere in considerazione la possibilità che il test dia un risultato positivo. In questo caso, non è possibile viaggiare con mezzi commerciali e si è soggetti alle procedura di quarantena e limitare dal Paese in cui ci si trova. Si raccomanda, pertanto, di stipulare  con massima attenzione ogni aspetto del viaggio, contemplando anche la possibilità di dover trascorrere un periodo aggiuntivo all'estero, nonché di dotarsi di un'assicurazione sanitaria che copra anche i rischi legati a Covid-19.

Portogallo

Secondo l'aggiornamento pubblicato su Viaggiare sicuri della Farnesina al 2 agosto, per tutti coloro che dall'Italia intendono andare in Portogallo è necessario presentare al momento della partenza la prova con esito negativo del test molecolare (TAAN) realizzato entro le 72 ore precedenti l'imbarco o, in alternativa, del test antigenico (TRAg) con esito negativo realizzato nelle 48 ore precedenti l'ora dell'imbarco. In alternativa, i passeggeri potranno presentare la Certificazione Digitale COVID UE attestante la somministrazione completa del ciclo vaccinale o la guarigione dalla malattia. Si dovrà inoltre compilare il modulo di localizzazione digitale (PLF) del Governo portoghese sul sito dedicato. Una buona notizia è che in considerazione della situazione epidemiologica dal primo agosto 2021 è stato disposto un allentamento delle misure di restrizione alla circolazione, con eliminazione del coprifuoco alle ore 23 nelle aree di Porto e Lisbona.

Francia

Le autorità francesi hanno classificato i paesi del mondo in tre categorie: verdi, arancioni e rossi. L'Italia fa parte del primo gruppo, secondo l'aggiornamento del 2 agosto. Ciò significa che chi farà le vacanze potrà entrare in Francia senza alcun tampone ma soltanto se già vaccinati (7 giorni dopo la seconda dose dei vaccini Pfizer, Moderna e Astrazeneca; oppure 4 settimane dopo la somministrazione del vaccino Johnson&Johnson; oppure 7 giorni dopo la prima dose di vaccino approvato dall’EMA per le persone guarite da  una precedente infezione da COVID 19). In caso di assenza totale o parziale di vaccinazione, i viaggiatori maggiori di 12 anni di età potranno entrare in Francia sia con un test PCR che con un test antigenico, con risultato negativo, effettuato meno di 72 ore prima della partenza. Le persone non vaccinate che entrano in Francia da Cipro, Spagna, Portogallo e Paesi Bassi, dovranno esibire un test PCR o antigenico con esito negativo effettuato non oltre le 24 ore prima (quindi non 72) dalla partenza per la Francia. Si ricorda che dal luglio 2021 per tutti coloro che abbiano più di 12 anni di età è obbligatorio esibire il pass sanitario per accedere a luoghi di svago e di cultura ove possano trovarsi più di 50 persone, tra cui musei, cinema, teatri, sale di spettacolo.

Belgio

Come si legge sul sito Viaggiare sicuri, "chiunque entri in Belgio dall’estero è tenuto, 48 ore prima dell’arrivo, a riempire un modulo on line (Passanger Locator Form -PLF), tranne nel caso di ingressi via auto per soggiorni in Belgio dall’area UE/Schengen (o a seguito di soggiorni in quegli stessi Paesi) di durata inferiore alle 48 ore". Non sono in linea di principio previsti obblighi di tampone o quarantena in arrivo da zone verdi o arancioni secondo la cartina a colori messa a punto dall’Ecdc, ma nel caso di quarantena in arrivo da zone rosse (per l’Italia al momento Sardegna e Sicilia) vi è obbligo di test il primo ed il settimo giorno (nel caso dei residenti) oppure nelle 72 ore precedenti la partenza ed al settimo giorno (nel caso dei non residenti, vedi anche oltre nel testo). I codici per effettuare i test saranno trasmessi dalle autorità tramite sms al numero registrato sul Passanger Locator Form (PLF).

Grecia

Nessuna novità per chi decide di viaggiare in Grecia. L'ultimo aggiornamento delle misure anti Covid per viaggiare risale al 15 luglio: chiunque intenda trascorrere le proprie vacanze sulla penisola ellenica deve compilare un questionario online (il cosiddetto Passenger Locator Form o PLF) entro le 23:59 del giorno prima della partenza (si ricordi che Atene è un'ora avanti rispetto all'Italia, quindi bisogna fare attenzione). Con questo documento si forniscono informazioni sul luogo di provenienza, sulla durata dei soggiorni precedenti in altri paesi e sull'indirizzo del proprio soggiorno in Grecia. Se non si fa, non si può prendere l'aereo. Inoltre, bisogna anche presentare la Certificazione Digitale Covid-UE o, in alternativa: il certificato di vaccinazione che attesta il completamento del ciclo vaccinale da almeno 14 giorni; un test PCR negativo effettuato nelle 72 ore prima dell’ingresso in Grecia; un test rapido antigenico effettuato nelle 48 ore prima dell’ingresso in Grecia; un certificato di guarigione rilasciato a seguito di un test PCR o mediante test rapido antigenico. La normativa greca richiede che il certificato di guarigione venga rilasciato 30 giorni dopo il primo test positivo, con validità fino a 180 giorni dopo di esso.

Spagna

Stando all'aggiornamento del 29 luglio, la Farnesina specifica che "le disposizioni per l’ingresso in Spagna, variano a seconda della categoria di rischio dei Paesi di provenienza, definita  settimanalmente dal Governo spagnolo a seconda dell’indice dei contagi da COVID-19 registrati. Per l'Italia sono considerate zone a rischio al momento Sardegna, Sicilia, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Provincia Autonoma di Trento,Toscana, Umbria e Veneto. Per chi proviene da queste aree è necessario presentare il certificato di vaccinazione completa contro il COVID-19, oppure il certificato che attesti di essersi sottoposti a un test negatività al COVID-19 realizzato nelle 48 ore antecedenti l’ingresso nel territorio nazionale. I test ammessi sono quelli di natura molecolare e antigenici (test rapidi) riconosciuti dall’Unione europea, oppure il certificato di guarigione dal COVID-19, emesso almeno 11 giorni dopo il primo test positivo e con validità di 180 giorni dalla data di estrazione del campione. A coloro che provengono da zone non a rischio è richiesta solo la compilazione del formulario di salute pubblica che fornirà al viaggiatore uno speciale QR Code denominato "Fast Control". All’arrivo in aeroporto, si sarà sottoposti ai controlli sanitari previsti per tutti i passeggeri (cioè controllo della temperatura corporea, controllo documentale e controllo visivo sullo stato del passeggero).

La nuova ordinanza di Speranza

Per quanto riguarda i viaggi extra Ue, si ricordi che pochi giorni fa il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato una nuova ordinanza "con cui si prorogano le misure restrittive relative all’ingresso in Italia da India, Bangladesh, Sri Lanka e Brasile. È confermata la quarantena di 10 giorni per i Paesi extraeuropei fatta eccezione per quelli della lista raccomandata dall’Ue per i quali la quarantena è ridotta a 5 giorni", ha scritto il ministro Speranza. Aggiungendo: "È confermata la mini quarantena anche dalla Gran Bretagna i cui certificati vaccinali e di guarigione potranno essere utilizzati ai fini del green pass sul territorio italiano. Per i Paesi europei e dell’area Schengen, oltre che per Canada, Giappone, e Stati Uniti è prorogato il regime di ingresso con i requisiti della certificazione verde".

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