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La Germania in ginocchio, corsa contro il tempo per trovare i dispersi: in Europa quasi 170 morti

Con il passare delle ore l’acqua cala e i soccorritori trovano nuove vittime, mentre non si ferma la corsa contro il tempo nel tentativo – ormai disperato – di trovare anche dei superstiti. Il bilancio del disastro in Germania è drammatico, soprattutto in termini di vite umane: le vittime accertate sono 141. In Belgio i morti sono 27.
A cura di Davide Falcioni
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Il maltempo che si è abbattuto negli ultimi giorni sul Centro Europa sta dando finalmente una tregua: con il passare delle ore l'acqua cala e i soccorritori trovano nuove vittime, mentre non si ferma la corsa contro il tempo nel tentativo – ormai disperato – di trovare anche dei superstiti. Il bilancio del disastro in Germania è drammatico, soprattutto in termini di vite umane: le vittime accertate sono 141, i feriti un migliaio. Anche in Belgio ci sono 27 decessi e 103 persone di cui non si hanno notizie dopo la catastrofe provocata dalla pioggia. A pesare sul bilancio finale saranno però i dispersi, che sono ancora diverse centinaia e che faranno salire ancora il numero dei morti. Gravissimi anche i danni materiali a case, aziende, strade: nel paesaggio devastato dalla forza inarrestabile di acqua e fango i danno sono ancora inestimabili. Abitazioni, negozi, auto distrutte, e intere città trasfigurate. "Il vostro destino ci strappa il cuore dal petto", ha detto il presidente tedesco, Frank-Walter Steinmeier, interpretando lo sgomento generale del Paese per i troppi concittadini che, a questa alluvione dalla portata inedita, non sono sopravvissuti.

"A tante persone nella regione non è rimasto altro che la speranza e abbiamo il dovere di non deluderla", ha aggiunto il capo dello stato sollecitando l'intera collettività a essere solidale "nei piccoli come nei grandi gesti". I forti temporali dei giorni scorsi hanno continuato a causare danni anche la scorsa notte, quando ha ceduto l'argine del fiume Rur, e nella città di Wassenberg (del distretto di Heinsberg) sono state evacuate 700 persone, in via precauzionale. Nei prossimi giorni "non sono previste invece precipitazioni in grado di dare un effetto" al flusso di acqua ancora in movimento, e questa è una buona notizia, nel paese che tiene d'occhio il livello del Reno, che nella zona di Colonia ha raggiunto gli 8,06 metri di altezza. Il bollettino più grave arriva dalla Renania-Platinato, dove hanno perso la vita almeno 98 persone e si contano per ora 670 feriti, stando ai dati diffusi dalla polizia di Coblenza. Il ministero dell'Interno del Nordereno-Vestfalia ha segnalato 43 vittime e 362 feriti. Numeri ancora provvisori e già drammatici, che segnano quello che il presidente Armin Laschet ha definito "la catastrofe del secolo".

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