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La Corte di giustizia Ue boccia i ricorsi di Polonia e Ungheria sullo stato di diritto

No ai fondi europei se non si rispetta lo stato di diritto. A ribadirlo è la Corte di giustizia europea respingendo il ricorso di Polonia e Ungheria sul meccanismo di condizionalità.
A cura di Annalisa Girardi
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La Corte di Giustizia europea ha respinto il ricorso di Polonia e Ungheria contro il meccanismo di condizionalità, che vincola i fondi europei al rispetto dello stato di diritto. I giudici del Lussemburgo hanno quindi ribadito che, per accedere al budget comunitario, condizione imprescindibile è adeguarsi agli standard sullo stato di diritto, dal rispetto dei diritti umani alle libertà democratiche. I due Paesi sono finiti al centro delle polemiche per le loro politiche sui diritti delle donne e della comunità LGBTQ+, ma anche per le controversie in tema mediatico e giudiziario.

A dicembre 2020 il Parlamento e il Consiglio europeo hanno deciso diintrodurre un regolamento per proteggere i fondi europei e tutelare il rispetto dello stato di diritto attraverso l'intera Unione. In sostanza, niente fondi se ci sono violazioni ai principi democratici. Una decisione a cui però si sono ribellate sia Ungheria che Polonia, affermando che non ci fossero le basi legali nei Trattati dell'Unione per vincolare il budget comunitario in questo modo. Chiedendo l'annullamento del meccanismo Budapest e Varsavia hanno accusato Bruxelles di aver sforato in poteri che non le competevano. Ma la Corte di giustizia europea ha respinto il ricorso.

Per i giudici del Lussemburgo sono legittime le basi legali del meccanismo di condizionalità, a maggior ragione quando le violazioni dello stato di diritto rappresentano un rischio concreto per i fondi comunitari e una minaccia per la gestione finanziaria dell'Unione. Il rispetto dello stato di diritto non deve essere solo un requisito per i Paesi candidati a entrare nell'Unione europea, ma deve essere anche un impegno costante e una condizione a cui attenersi per tutti i Paesi membri.

"Il Parlamento europeo ora si aspetta che la Commissione applichi rapidamente il meccanismo di condizionalità. Il vincolo tra il budget Ue e il rispetto dello stato di diritto non negoziabile per il Parlamento europeo", ha commentato la presidente Roberta Metsola. Per poi aggiungere: "Lo stato di diritto è la base su cui abbiamo costruito i nostri trattati. È fondamentale che tutti gli Stati membri aderiscano ai trattati che tutti hanno sottoscritto quando sono entrati a far parte dell'Unione europea. I valori sono importanti e i cittadini hanno il diritto di sapere come vengono utilizzati i fondi comunitari".

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