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Incidente treni Grecia, i morti salgono a 57. Sciopero e proteste di studenti e ferrovieri

n varie città del Paese ci sono state proteste per criticare il pessimo stato delle ferrovie, dopo il disastro avvenuto martedì sera a Tempe. La maggior parte delle vittime sono ragazzi che rientravano dai festeggiamenti per il Carnevale. I.
A cura di Biagio Chiariello
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Il numero delle vittime dell'incidente ferroviario avvenuto nei pressi di Larissa, in Grecia, è salito a 57. Lo ha riferito la direttrice del Servizio forense dell'ospedale di Larissa, Rubini Leontari, citata dal quotidiano greco "Kathimerini". Un disastro che ha innescato proteste in diverse città del Paese ellenico: dito puntato contro il governo accusato di negligenza per quella che i media hanno definito "la più grave tragedia ferroviaria accaduta nella storia" della Grecia.

Le proteste degli studenti

La manifestazione più sentita è quella avvenuta ad Atene, dove soprattutto giovani e universitari (la maggior parte delle vittime erano studenti che tornavano a Salonicco dopo il carnevale ortodosso) hanno sfilato davanti al parlamento e alla sede di Hellenic Train, la società che gestisce il trasporto passeggeri e merci in Grecia e che dal 2016 è privata e controllata dalle Ferrovie dello Stato Italiane.

Fondamentalmente i manifestanti sostengono che la sciagura si sarebbe potuto evitare se l'attuale esecutivo guidato dal premier Kyriakos Mitsotakis e quelli precedenti avessero fatto di più per migliorare il sistema ferroviario greco.

Manifestano anche i ferrovieri

Anche la Federazione ferroviaria panellenica (Pos) ha indetto uno sciopero di 24 ore. "La mancanza di rispetto mostrata nel tempo dai governi nei confronti delle Ferrovie greche ha portato al tragico risultato di Tempi. Purtroppo le nostre continue richieste di assunzione di personale a tempo indeterminato, migliore formazione, ma soprattutto l'applicazione delle moderne tecnologie di sicurezza, vengono gettate nel cestino" si legge in un comunicato del Pos. "Oggi la famiglia Railway è più povera. Oggi la Grecia è più povera. Il giorno dopo il disastro è un giorno di riflessione e di lutto per i nostri colleghi perduti", conclude Pos nel suo annuncio.

Il processo al capostazione di Larissa

Proteste si sono svolte anche a Salonicco e nella città di Larissa, vicino a dove è avvenuto il disastro martedì notte. Il governo ha annunciato un’indagine indipendente e ha proclamato già ieri tre giorni di lutto nazionale. Intanto ha preso il via il procedimento penale nei confronti del capostazione di Larissa: il 59enne, accusato di omicidio colposo per negligenza, secondo fonti riportate dai media greci, avrebbe ammesso di avere indirizzato il treno sul binario sbagliato e di non essersi reso conto dell'errore fino al momento dello scontro.

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