137 CONDIVISIONI

In Sri Lanka gli elefanti continuano a morire nutrendosi di rifiuti nelle discariche a cielo aperto

Decine di elefanti continuano a morire in Sri Lanka. Due pachidermi sono infatti deceduti nel villaggio di Pallakkadu dopo aver ingerito chili di plastica in una discarica a cielo aperto.
A cura di Gabriella Mazzeo
137 CONDIVISIONI
foto da Associated Press
foto da Associated Press

Una discarica all'aperto in Sri Lanka sta uccidendo decine di elefanti. Altri due animali sono stati trovati senza vita nei pressi della discarica nel fine settimana. Sono circa 20 gli elefanti morti negli ultimi otto anni dopo aver ingerito plastica nella discarica del villaggio di Pallakkadu nel distretto di Ampara. I pachidermi avevano ingerito della plastica non degradabile secondo quanto accertato dal veterinario Nihal Pushpakumara, specializzato nella salvaguardia della fauna selvatica. Gli elefanti nel Paese sono passati da 14.000 a 6.000 nel 2011.  La specie è sempre più vulnerabile a causa del progressivo degrado del loro habitat naturale. Molti si avvicinano agli insediamenti umani alla ricerca di cibo o vengono uccisi da bracconieri e contadini arrabbiati per i danni alla colture.

Assumendo plastica che non possono digerire, gli elefanti smettono progressivamente di mangiare e diventano troppo deboli per mantenersi in piedi. Questo li porta a morire tra atroci sofferenze. Un fenomeno che ha portato il governo già nel 2017 ad annunciare la progressiva conversione al riciclo nei pressi delle zone faunistiche. Per evitare l'avvicinamento degli animali alle discariche, la politica voleva implementare il sistema di recinzioni elettriche già erette nel 2008. Nessuna delle due idee però è stata messa in atto fino ad ora. Le discariche in Sri Lanka hanno continuato ad aumentare, tra povertà e degrado. Sono almeno 54 i siti di questo tipo nei pressi di importanti aree faunistiche del Paese. Intorno alle discariche vagano almeno 300 elefanti secondo i funzionari di governo. Il sito di gestione dei rifiuti nel villaggio di Pallakkadu è stato istituto nel 2008 con l'aiuto dell'Unione Europea. I rifiuti di 9 villaggi vicini avrebbero dovuto essere raccolti e riciclati, ma questo non è mai avvenuto.

foto da Associated Press
foto da Associated Press

La recinzione elettrica installata a Pallakkadu è stata colpita da un fulmine nel 2014 e da allora non è stata mai riparata. Gli elefanti sono quindi riusciti a superare l'ostacolo e a raggiungere la discarica per nutrirsi. I pachidermi si avvicinano sempre di più ai centri abitati, alla ricerca di cibo e spazzatura. Per allontanarli dalle colture, i civili usano spesso petardi con effetti devastanti. Spesso gli animali ingeriscono l'esplosivo, morendo tra atroci sofferenze. Altri sono invece deceduti proprio a causa delle recinzioni elettriche erette attorno alle abitazioni. Le delimitazioni per tenere lontani gli elefanti, infatti, non rappresentano una vera soluzione al problema ma una toppa malmessa per non guardare lì dove lo strappo è più largo. La specie selvatica rappresenta una risorsa sia per il Paese che per l'intero ecosistema. La difesa dei pachidermi deve andare di pari passo con la tutela dell'ambiente e dell'agricoltura, essenziale per il sostentamento della popolazione.

137 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views