“Il traffico mi ha salvata”: la storia della ragazza scampata al disastro aereo per 10 minuti di ritardo

Si sarebbe dovuta imbarcare sul volo AI-171 della Air India precipitato ieri, giovedì 12 giugno, poco dopo il decollo dall'aeroporto Sardar Vallabhbhai di Ahmedabad, in India. Ma, a causa dell'intenso traffico, ha fatto un ritardo di 10 minuti e ha perso l'aereo.
Si chiama Bhoomi Chauhan la 28enne che ha raccontato la sua incredibile storia ai media indiani e britannici. Appena appresa la notizia del disastro aereo, ha detto di aver "iniziato a tremare forte". Lo schianto sarebbe infatti avvenuto pochi minuti dopo che il personale dello scalo l'aveva respinta al gate.
Chauhan era in vacanza in India, è una studentessa di economia aziendale in Inghilterra. Suo marito era rimasto a Bristol, dove i due vivono. Lei sarebbe dovuta rientrare a casa con l'aereo che, se non lo avesse perso, l'avrebbe al contrario condotta verso morte certa.
"Mi sono arrabbiata molto con l'autista del taxi e ho lasciato l'aeroporto frustrata. – ha ricordato ancora parlando con la Bbc – Quando ho perso il volo, ero demoralizzata. L'unica cosa che pensavo era: ‘Se fossi partita un po' prima, sarei salita sull'aereo'".
"Dopo aver lasciato lo scalo mi sono fermata a bere del tè in un locale. – ha aggiunto – Lì ho ricevuto una chiamata che mi informava che l'aereo era precipitato. Per me è davvero un miracolo". A Bbc News la donna ha anche mostrato la sua carta d'imbarco digitale, il posto assegnato in classe economica era il 36G.
A bordo c'erano 242 passeggeri, solo uno di loro, un britannico di origine indiana, è riuscito miracolosamente a sopravvivere.
Il velivolo si è schiantato contro un residence per studenti. Al momento sono infatti 265 i corpi recuperati, ha dichiarato ai media il vice commissario di polizia, Kanan Desai. Il bilancio, che include 24 persone decedute a terra, è provvisorio in quanto sono in corso i test del Dna per identificare i resti umani trovati nel luogo della tragedia.A bordo
Gli investigatori indiani intanto hanno recuperato il registratore dei dati di volo, cioè la scatola nera dell'aereo, da un tetto vicino al luogo dell'incidente. L'Aircraft Accident Investigation Bureau indiano, l'Ufficio investigativo sugli incidenti aerei, ha riferito di aver iniziato il lavoro "a pieno ritmo". Il recupero della scatola nera segna un importante passo avanti nelle indagini, ha dichiarato il Ministro dell'Aviazione Civile Ram Mohan Naidu in un post sui social media.
L'ente dell'aviazione civile indiana (Dgca) ha disposto ispezioni extra dal 15 giugno "fino a nuovo ordine" su tutti i Boeing 787-8 e 787-9 Dremliner prima dell'autorizzazione al decollo dal Paese, dopo la tragedia che ieri a coinvolto il 787-8 dell'Air India.