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Durante l’eclissi ammazza il compagno e lancia le bimbe dall’auto uccidendone una: “L’apocalisse è qui”

La 34enne Danielle Johnson ha accoltellato a morte il compagno, poi ha ucciso la figlia di 8 mesi e ferito la bimba più grande di 9 anni lanciandole dall’auto in corsa a Los Angeles nel giorno dell’eclissi solare. La donna infine è morta schiantandosi. Sui social diceva alle persone di “svegliarsi perché l’apocalisse è qui”. La polizia: “Non sappiamo realmente perché lo ha fatto”.
A cura di Antonio Palma
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Follia durante l’eclissi solare che nei giorni scorsi ha oscurato i cieli del nord America. Mentre tutti si preparavano a guardare lo spettacolare fenomeno, una astrologa e influencer statunitense, presumibilmente spinta dalla paura per l'eclissi, ha accoltellato a morte il compagno e ha lanciato le figlie da un'auto in corsa, uccidendone una, prima di schiantarsi con la stessa vettura contro un albero in un incidente che le è costato la vita. La 34enne Danielle Johnson è morta lunedì scorso mentre i suoi congiunti sono rimasti feriti proprio nel giorno in cui il raro fenomeno ha oscurato i cieli di alcune parti degli Stati Uniti.

Come ricostruito dagli inquirenti, da giorni la donna lanciava sui social messaggi in cui si diceva preoccupata per quanto stava accadendo, leggendo nel fenomeno astronomico un cattivo presagio. Conosciuta online con il nome di "Ayoka", la 34enne influencer di astrologia aveva oltre 100.000 follower ai quali spesso dispensava consigli in base agli astri.

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Prima della serie di attacchi contro compagno e figlie, lunedì aveva pubblicato una serie di messaggi social di cui diceva alle persone di “svegliarsi perché l’apocalisse è qui” e avvertendo i suoi seguaci che dovevano “scegliere da che parte stare”. Secondo lei, l’eclissi solare sarebbe stata l’inizio di una “guerra spirituale”. Poi, poche ore prime dell’eclissi, nelle prime ore di lunedì notte, il terribile gesto.

Secondo la polizia, però, tutto sarebbe nato da una lite verbale col compagno alle 3.40 di lunedì mattina nella loro casa di Los Angeles, a Woodland Hills, nella San Fernando Valley. La donna a un certo punto ha preso un coltello e ha ucciso il compagno 29enne Jaelen Chaney. Johnson avrebbe poi preso le sue due figlie piccole, di nove anni e otto mesi, ed è fuggita dalla scena a bordo di un Suv Porsche, sfrecciando lungo l’autostrada.

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Intorno alle 4,30 le due bambine sono state scaraventate fuori dal veicolo in movimento. La più grande teneva la piccola in braccio ma, quando è caduta in mezzo all'autostrada, si è ferita e inevitabilmente ha lasciato cadere la sorellina. La neonata è morta sul colpo dopo essere stata investita da altri mezzi mentre la bambina di nove anni è sopravvissuta alla caduta con ferite non mortali e ora è ricoverata.

La 34enne poi ha continuato a guidare a forte velocità prima di schiantarsi contro un albero nella città di Redondo Beach intorno alle 5 del mattino La donna è morta sul colpo nello schianto. Solo dopo la terribile sequenza in strada il corpo di Chaney è stato trovato a casa della coppia. La scoperta intorno alle 7:30, quando i vicini hanno notato che la porta d'ingresso era aperta e vi era del sangue.

“Al momento non sappiamo perché ha fatto quello che ha fatto" hanno spiegato gli investigatori, confermando però che stanno esaminando i suoi account social. “Abbiamo esaminato tutte le possibilità, ma senza poterla interrogare e senza avere qualcosa di più tangibile di un post social, non so quanto peso si possa dare a qualcuno che dice che c'è un'apocalisse e attribuirlo a uno degli omicidi più orribili che abbiamo avuto a Los Angeles", ha spiegato il portavoce della polizia.

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