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Danni al gasdotto Nord Stream è sabotaggio, Procura svedese conferma: Tracce di esplosivo

In un aggiornamento ufficiale sulle indagini sui danni ai gasdotti Nord Stream 1 e 2, la procura svedese ha spiegato che durante l’ispezione in fondo al Mar Baltico sono state trovate tracce di esplosivo.
A cura di Antonio Palma
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Il procuratore svedese che sta conducendo le indagini sui danni ai gasdotti Nord Stream 1 e 2, che portavano gas dalla Russia in Europa occidentale, ha confermato oggi che si è trattato di un sabotaggio, rivelando che durante i sopralluoghi in fondo al mare sono state trovate tracce di esplosivo.

In un aggiornamento ufficiale sull’inchiesta in corso, il procuratore Mats Jungqvist, ha spiegato che durante l'ispezione, che è stata effettuata sul luogo dei danneggiamenti al gasdotto in fondo al Mar Baltico, sono state sequestrate diverse prove pertinenti.

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“Durante le indagini sulla scena del crimine che sono state effettuate in loco nel Mar Baltico, sono stati effettuati ingenti sequestri e l'area è stata accuratamente analizzata. Le analisi condotte finora mostrano tracce di esplosivo su molti dei corpi estranei rinvenuti sul posto", ha chiarito il procuratore.

Gli inquirenti svedesi, pur senza nominare alcun sospetto, affermano che le esplosioni che hanno pesantemente danneggiato i gasdotti Nord Stream 1 e 2 che portavano gas dalla Russia all’Europa, sono il frutto di “un grave sabotaggio”.

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“L’inchiesta è molto complessa e articolata. La prosecuzione delle indagini preliminari deve chiarire se può essere notificato a qualcuno un avviso di reato” comunicato dalla Procura svedese riferendosi ad eventuali indagati.

Nelle prossime settimane l’inchiesta proseguirà a livello di indagini scientifiche per analizzare ancora più nel dettaglio i numerosi reperti ritrovati in fondo al mare. “Il lavoro di analisi scientifica avanzata continua per poter trarre conclusioni più sicure sull'incidente” afferma Mats Ljungqvist.

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“La cooperazione con le autorità in Svezia e in altri paesi sta funzionando in modo eccellente. Per il proseguimento del lavoro con le indagini preliminari e le varie collaborazioni in corso, è importante che si possa lavorare in tranquillità”, afferma il procuratore, aggiungendo che il pubblico ministero non può fornire ulteriori informazioni in questo momento.

La scoperta dei danneggiamenti ai gasdotti Nord Stream 1 e Nord Stream risale alla fine di settembre quando si è verificata una fuga di gas visibile dalla superficie dell’acqua nel Mar Baltico. In Europa, sin dal primo momento gli incidenti del gasdotto sono stati considerati il ​​​​risultato di azioni deliberate. Il ministero della Difesa russo ha accusato il Regno Unito di coinvolgimento nelle esplosioni mentre i paesi occidentali sospettano di Mosca.

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