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Condannata per aver ucciso 4 figli, ottiene la grazia e torna libera: “Nessun odio nel suo cuore”

Kathleen Folbigg, conosciuta come la peggior serial killer d’Australia, nella prima notte da persona libera dopo aver ottenuto la grazia ed essere uscita dal carcere, dove era finita con l’accusa di aver ucciso i suoi quattro figli: “Ha mangiato pizza e bevuto Kahlua. Ora vuole solo vivere la sua vita”.
A cura di Ida Artiaco
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Ha riso molto, ha mangiato una pizza e bevuto Kahlua nella sua prima notte da persona libera dopo vent'anni di carcere Kathleen Folbigg, la donna che era stata condannata per aver ucciso i suoi quattro figli ma che ieri è stata scagionata sulla base dei risultati di un'ultima indagine che mette fortemente in dubbio la sua colpevolezza.

Tutti e quattro i figli, Caleb, Patrick, Sarah e Laura, avevano rare mutazioni genetiche (gene CALM 2) che avrebbero causato la loro morte. Non ci sarebbe stata, dunque, la sua responsabilità. Ebbene, come riporta il quotidiano inglese The Guardian, a raccontare le prime ore in libertà di quella che fino a ieri è stata considerata "la più grande serial killer d'Australia" è stata la sua migliore amica, Tracy Chapman.

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"Ha dormito per la prima volta in un vero letto. In realtà ha detto che è stata la prima volta che è riuscita a dormire bene in 20 anni. Ha bevuto tè in una vera tazza. Sembra banale per tutti voi, ma lei è grata", ha detto Tracy, aggiungendo: "Non c'è odio nel suo cuore. Vuole solo vivere la sua vita".

L'avvocato di Folbigg, Rhanee Rego, ha affermato che è troppo presto per discutere di un risarcimento e che l'obiettivo ora è ottenere l'annullamento definitivo delle condanne una volta che il giudice a capo dell'inchiesta Thomas Bathurst pubblicherà il suo rapporto finale nelle prossime settimane.

"Il sistema l'ha delusa. Invece di cercare di capire perché i suoi figli sono morti, potenzialmente attraverso un'inchiesta… l'abbiamo messa in prigione, l'abbiamo rinchiusa, l'abbiamo definita la peggior serial killer femminile d'Australia, l'abbiamo messa in isolamento. Come vi sentireste se accadesse a voi? Nessuno di noi potrebbe mettersi nei panni di Kathleen", ha detto il legale.

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Kathleen Folbigg, 55 anni, si era sempre detta innocente rispetto alle morti dei suoi quattro figli, tutti di età compresa tra 19 giorni e 19 mesi, avvenute tra il 1989 e il 1999. Per gli inquirenti e i giudici era stata lei a ucciderli soffocandoli nel sonno. Un verdetto da sempre contestato dalla difesa, che a più riprese aveva presentato nuove prove per avviare una revisione del processo a carico della donna ma senza nessun esito.

Una nuova inchiesta avviata due anni fa però ha portato infine a una svolta. Di fronte alle nuove prove scientifiche e medico legali, gli stessi pubblici ministeri infatti hanno confermato che le ricerche sulle mutazioni genetiche hanno cambiato le loro convinzioni sulla morte dei bambini fino a spingere il procuratore generale del New South Wales a dichiarare che ci sono ragionevoli dubbi che la signora Folbigg sia colpevole dei reati contestati.

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