42.455 CONDIVISIONI

Bimbo ucciso dopo mesi di abusi e gettato in un fiume: condannati madre, patrigno e un 14enne

Logan Mwangi, 5 anni, è stato trovato morto dalla polizia lo scorso 31 luglio nel fiume Ogmore, nel Galles del sud.
A cura di Susanna Picone
42.455 CONDIVISIONI
Immagine

Una donna, un uomo e un ragazzino di 14 anni sono stati giudicati colpevoli dell’omicidio del piccolo Logan Mwangi, un bambino che aveva 5 anni quando nel luglio 2021 è stato trovato morto in un fiume nel Galles del sud. Le persone giudicate oggi colpevole di quel delitto sono Angharad Williamson, 31 anni, John Cole, 40 anni e il ragazzo minorenne il cui nome non è stato diffuso. I due adulti sono la mamma e il patrigno del bambino.

La madre e il patrigno della vittima
La madre e il patrigno della vittima

Il corpo del bambino nell’estate scorsa è stato trovato nel fiume Ogmore, vicino casa, nella contea di Bridgend. Sarebbe stato ucciso dopo aver subito abusi e aver riportato ferite gravissime compatibili con quelle di un incidente stradale. E dopo le torture gli assassini lo avrebbero scaricato nel fiume come spazzatura. La polizia ha trovato il bambino nell’acqua: indossava un paio di pantaloni di pigiama e una maglietta di Spiderman. Dagli esami successivi è emerso che il piccolo aveva 56 ferite gravissime, tra cui lividi sulla testa, danni al fegato e allo stomaco, ferite che secondo gli esperti potrebbero essere state causate da un "assalto prolungato" inflitto a Logan nelle ore o nei giorni precedenti la sua morte.

Durante il processo è emerso come Logan fosse stato trattato come un prigioniero nei giorni precedenti la sua morte. Prima di morire aveva anche contratto il Covid-19 e per questo sarebbe stato chiuso a chiave in una camera piccola e buia. Alcuni filmati delle telecamere presenti nella zona della casa della vittima hanno incastrato gli imputati: Cole e il 14enne sono stati visti mentre il 31 luglio spostavano il corpo del bambino e lo portavano verso il fiume. Poi dopo il delitto avevano chiamato la polizia raccontando che il bambino era stato rapito da qualcuno. I tre imputati avrebbero tentato, secondo quanto emerso nel corso del processo, di "ripulire la scena e creare una pista per condurre la polizia sulla strada sbagliata".

Quando Williamson è stata dichiarata colpevole di aver ucciso suo figlio, si è gettata a terra urlando "no, no, no”. La giuria composta da sette donne e cinque uomini ha impiegato cinque ore per raggiungere il verdetto dopo un processo durato otto settimane al Cardiff Crown Court. Fuori dal tribunale, il padre di Logan ha parlato del figlio come del “ragazzo più dolce e più bello”. 

42.455 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views