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Bimbo di 11 anni si suicida con un colpo di pistola in diretta su Zoom durante una lezione online

Tragedia a Woodbridge, in California, dove un bambino di 11 anni si è suicidato con un colpo di pistola, per cause ancora in via di accertamento, in diretta su Zoom mentre seguiva una lezione online con i suoi compagni di classe. Prima di compiere il gesto, ha spento il microfono e girato la camera del pc. A dare l’allarme è stata la sorellina.
A cura di Ida Artiaco
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Dramma negli Stati Uniti, dove un bambino di 11 anni si è suicidato con un colpo di pistola in diretta su Zoom, dove stava seguendo una lezione online insieme ai suoi compagni di classe. Come riporta il Washington Post, Adan, questo il nome del piccolo, si trovava nella sua casa a Woodbridge, in California, impegnato nella didattica a distanza dal momento che le scuole sono chiuse causa Coronavirus. Poco prima di compiere il gesto estremo, intorno alle 11 di mercoledì scorso, secondo una prima ricostruzione fornita dagli inquirenti, ha staccato il microfono e girato la telecamera del computer per non riprendere la scena. A dare l'allarme è stata la sorellina, che si trovava in un'altra stanza. Il bimbo è stato trovato svenuto sul pavimento in gravi condizioni. Portato d’urgenza in ospedale, i medici non hanno potuto far altro che dichiararne il decesso avvenuto per le ferite riportate. Non è chiaro il motivo del suicidio né come Adan sia entrato in possesso dell’arma.

Adan frequentava la sesta classe alla Woodbridge Elementary School, nella contea di San Joaquin. I rappresentanti d'istituto stanno contattando i genitori degli altri bambini che erano anche nella classe di Zoom per vedere se qualcuno ha bisogno di sostegno psicologico. All'ingresso della casa dove il bimbo abitava insieme alla famiglia è stato realizzato un piccolo altare con candele e cartelloni. "Era un bambino speciale. Affabile. Era il tipo di persona che non avrebbe mai fatto del male a nessuno, sempre con un bel sorriso stampato sul viso", hanno raccontato alcuni vicini. La famiglia non vuole credere alla storia del suicidio, anche se le forze dell'ordine hanno classificato il caso come tale. "Mio nipote Adan è morto ed ora è in paradiso – ha scritto su Facebook lo zio Luis -. Non sapevamo avesse tendenze suicide. Era un bambino meraviglioso pieno di vita e gioia. Chiedo a tutti di aiutare la nostra famiglia".

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