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Afghanistan, la vendetta di Qamar: a 16 anni uccide i talebani che le hanno ammazzato i genitori

Qamar Gul ha sparato a un gruppo di miliziani dopo che questi avevano assaltato la sua casa in un villaggio della provincia centrale di Ghor, uccidendo il padre e la madre. L’immagine della giovane diffusa in rete. “È un simbolo di resistenza”.
A cura di Biagio Chiariello
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Un gruppo di talebani ha attaccato la sua abitazione e ucciso i genitori, lei ha imbracciato le armi e ucciso i miliziani. La vendetta di Qamar Gul, 16enne, l’ha fatta diventare un'eroina nazionale.Tutto ha inizio la settimana scorsa in un villaggio della provincia centrale di Ghor in Afghanistan, quando il gruppo di fondamentalisti attacca l’abitazione della giovane. “Cercavano il padre”, spiegherà Habiburahman Malekzada, sottolineando come l’uomo fosse schierato con il governo. Ordinaria normalità nel Paese teatro di una sanguinosa guerra dal 2001, solo che questa volta i talebani hanno dovuto fare i conti con una ragazzina determinata. Qamar Gul, che viveva con il fratellino, e appunto, la madre e il padre, corre verso il kalashnikov che il genitore tiene in casa, lo impugna anche se è pesante, e spara. Lo fa per vendetta, ma anche per proteggere il fratellino. Durante l'assalto, due miliziani restano uccisi. Altri due fuggono feriti.

Subito dopo scoppia il caos e altri talebani accorrono sul posto per rappresaglia. Ma in soccorso di Qamar e dei suoi cari arrivano gli abitanti del villaggio e le forze governative, che riescono a respingere l’assalto. "La ragazza e il fratello minore sono stati portati via dalle forze di sicurezza afghane e ora si trovano in un luogo sicuro" ha detto il portavoce del governatore provinciale, Mohamed Aref Aber.

Da quando la notizia della sparatoria è stata rilanciata dai media locali e sui social, a centinaia hanno salutato il gesto "eroico" della giovanissima, diventata un'icona della resistenza ai talebani. Una foto della 16enne col velo e una mitragliatrice appoggiata sulle gambe, è diventata virale. A reagire sono state molte adolescenti come lei e donne che hanno reso omaggio al "coraggio e alla resilienza di una ragazza afgana".

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