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Manovra, l’Italia risponde alla Commissione Ue: cosa dice la lettera del ministro Roberto Gualtieri

La manovra approvata dal governo italiano “non costituisce una deviazione significativa” rispetto agli sforzi promessi dal nostro Paese per risanare il debito e conti pubblici: le stime del Documento programmatico di bilancio inviate a Bruxelles sono prudenti. Lo afferma il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, in una lettera di risposta alla richiesta di chiarimenti della Commissione Ue.
A cura di Annalisa Girardi
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Il Documento programmatico di bilancio presentato dall'Italia "non costituisce una deviazione significativa" rispetto agli sforzi promessi dal nostro Paese per risanare il debito e conti pubblici: le stime della manovra, in altri termini, "sono abbastanza prudenti". Lo scrive il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, in risposta alla richiesta di chiarimenti presentata dalla Commissione europea.

In una lettera al commissario agli Affari economici uscente, Pierre Moscovici, e al vice presidente riconfermato Valdis Dombrovskis, il titolare del Mef spiega che se il deficit strutturale mostra un "leggero deterioramento", allo 0,1%, in realtà il peggioramento dell'output  gap è dovuto alla situazione difficile in cui versa ancora l'economia italiana. Ma le previsioni sono caute e non tengono conto dell'impatto sul gettito del piano per gli incentivi ai pagamenti digitali, sottolinea Gualtieri. L'obiettivo, rassicura, è di "superare di gran lunga" le stime del controllo della spesa e della "tax compliance".

Gualtieri, inoltre, scrive di essere certo che il "consolidamento" della finanza pubblica e le riforme approvate dal governo italiano porteranno ad un ulteriore callo dello spread, che a sua volta risulterà in un miglioramento del deficit struttrale e in un aumento dei risparmi. Tuttavia, per quanto riguarda il deficit, sono anche stati richiesti 0,2 punti di flessibilità per eventi eccezionali.

"Le misure di contrasto all'evasione fiscale vengono quantificate in maniera prudente ma rigorosa e ammontano complessivamente a circa 3 miliardi di euro", prosegue Gualtieri nella lettera. Il ministro specifica anche che l'Italia introddurrà anche quest'anno un meccanismo di "freezing", congelando temporaneamente alcuni titoli di spesa in attesa di verificare l'effettivo ammontare dei risarmi che si aspettano da Quota 100 per il biennio 2020-2022.

"Vogliamo promuovere e incrementare l'utilizzo dei pagamenti digitali. La diffusione del contante, anche se in calo, è ancora più alta rispetto agli altri Paesi europei. Il governo lancerà una serie di incentivi e campagne promozionali" lavorando allo stesso tempo "con le associazioni di categoria per ridurre i costi dei Pos per i commercianti e gli altri fornitori di servizi", conclude Gualtieri, ricordando che nel Dpb non è ancora stata indicata una stima di recupero di gettito dal programma cashless del governo.

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