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Approvato il decreto Cura Italia: tutti gli aiuti a imprese e famiglie

Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto, denominato ‘Cura Italia’, che ha l’obiettivo di aiutare l’economia italiana a fronteggiare l’emergenza Coronavirus, sostenendo lavoratori, famiglie e imprese con uno stanziamento da 25 miliardi di euro. Andiamo a vedere quali sono le misure principali del decreto, dalla sanità al mondo del lavoro.
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A cura di Stefano Rizzuti
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Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto contenente le misure economiche per fronteggiare l’emergenza Coronavirus. Un provvedimento, denominato decreto Cura Italia, che ha lo scopo di potenziare il sistema sanitario nazionale e sostenere le famiglie, i lavoratori e le imprese italiane colpite dall’emergenza da Covid-19. Con un investimento immediato da 25 miliardi di euro e flussi per 350 miliardi, tanto da portare il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, a parlare di una "manovra poderosa". Tra le misure principali ci sono i finanziamenti aggiuntivi per il sistema sanitario, gli incentivi per la produzione e la fornitura di dispositivi medici come, per esempio, le mascherine, la possibilità per la Protezione Civile di requisire presidi sanitari e beni, come gli alberghi, per fronteggiare l’epidemia. Ma anche tanti interventi in favore di famiglie, lavoratori e imprese. Il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, ha spiegato che il decreto si basa su 5 assi principali: il sistema sanitario (3,5 miliardi), il sostegno all’occupazione e ai lavoratori (10 miliardi), la liquidità del sistema del credito, la sospensione degli obblighi di versamento, il sostegno aggiuntivo a tutti gli altri settori colpiti. A quello di marzo seguirà anche un decreto di aprile, come assicurato dal governo. Andiamo a vedere le principali misure previste dal provvedimento varato oggi.

Decreto Cura Italia, gli interventi per i lavoratori

Tra le misure principali del decreto ci sono quelle riguardanti il sostegno ai lavoratori. Partiamo dai datori di lavoro che riducono la loro attività a causa dell'emergenza: potranno presentare domanda per la concessione del trattamento ordinario di integrazione salariale o per l’accesso all’assegno ordinario dal 23 febbraio e per un massimo di nove settimane. Si prevedono nuove disposizioni per la cassa integrazione in deroga, così come vengono estesi i permessi retribuiti, con 12 giornate in più tra marzo e aprile. Per partite Iva, co.co.co, lavoratori del settore agricolo, del turismo e dello spettacolo per marzo si prevede un indennizzo di 600 euro. Sospesi inoltre i versamenti dei contributi per i lavoratori domestici in scadenza fino al 31 maggio. Viene anche istituto il Fondo per il reddito di ultima istanza per il sostegno al reddito di lavoratori dipendenti e autonomi. Non mancheranno, inoltre, misure di sostegno al lavoro agile e all'acquisto del materiale necessario per metterlo in pratica.

Il sostegno alle famiglie: congedi e bonus baby sitter

Tra le misure di sostegno alle famiglie ci sono quelle riguardanti i genitori lavoratori del settore privato che hanno figli con non più di 12 anni. Per loro si prevede il congedo con l’indennità al 50% della retribuzione, per un totale di 15 giorni. Si prevede poi la possibilità di ricorrere al bonus baby sitter, per coloro i quali abbiano i loro figli a casa con la chiusura della scuola e non possano badare a loro dovendo continuare a lavorare: il bonus massimo è di 600 euro, che sale a mille per gli operatori sanitari e la polizia, con uno stanziamento da 30 milioni.

Coronavirus, i nuovi fondi e le assunzioni per la sanità

Per il mondo della sanità ci sono molte novità, a partire dai finanziamenti aggiuntivi per il personale. Si prevede un fondo per la produzione e la fornitura dei dispositivi medici, come le mascherine, ma anche la possibilità di autorizzare la produzione di mascherine chirurgiche per chi voglia convertire la propria azienda. La Protezione Civile, poi, avrà il potere di requisire strutture mediche e beni per l’emergenza sanitaria. Si prevede anche l’arruolamento di medici e infermieri militari, insieme al potenziamento delle strutture della sanità militare. Un’altra misura servirà invece a permettere la permanenza in servizio del personale sanitario oltre i limiti attualmente previsti. Si prevede anche che la laurea magistrale in Medicina possa abilitare direttamente all'esercizio della professione: è sufficiente l'idoneità del tirocinio.

Il sostegno al sistema bancario e il fondo per i mutui

Nel decreto vengono inserite anche misure a sostegno della liquidità attraverso il sistema bancario. Si prevedono interventi per il fondo centrale di garanzia delle Pmi e, più in generale, misure di sostegno alle imprese. Altra novità riguarda i mutui, con l’estensione per nove mesi del Fondo solidarietà mutui prima casa, il cosiddetto Fondo Gasparrini: viene esteso ai lavoratori autonomi e ai liberi professionisti che hanno subito un calo del fatturato superiore al 33% rispetto all’ultimo trimestre.

Gli interventi sul Fisco nel decreto Cura Italia

Si rinviano i versamenti alla Pa e dei contributi e dei premi assicurativi che scadono il 16 marzo: slitta tutto al 20 marzo. C’è poi il rinvio dei pagamenti delle ritenute e dei contributi previdenziali, assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria: in questo caso la nuova data sarà quella del 31 maggio, con la possibilità di pagare con un’unica soluzione o in cinque rate mensili a partire proprio da maggio. Vengono sospesi anche i versamenti degli adempimenti fiscali in scadenza tra l’8 marzo e il 31 maggio. Rinviati inoltre i versamenti riguardanti le cartelle affidate all’agente di riscossione. Per quanto riguarda i lavoratori dipendenti con reddito inferiore ai 40mila euro, per loro si prevede un premio – per il mese di marzo – pari a 100 euro da rapportare al numero di giorni di lavoro svolti in sede. Ancora, per le aziende che effettuano la sanificazione delle sedi si introduce un credito d’imposta al 50% per le spese effettuate in tal senso, mentre per i negozianti viene previsto un credito d’imposta al 60% sul canone di locazione.

Coronavirus, tutte le altre disposizioni del decreto

Il decreto interviene anche su molti altri settori come, per esempio, quello della giustizia, con il rinvio di tutte le udienze, sia dei procedimenti civili che penali, a una data successiva al 15 aprile. Vengono sospesi anche i termini per gli atti dei procedimenti, come quelli per la fase delle indagini preliminari. Il governo stanzia anche 20 milioni di euro per la ristrutturazione e la sistemazione delle carceri danneggiate. Per quanto riguarda i cittadini che hanno acquistato biglietti di cinema, teatro e musei, avranno diritto a un rimborso che consisterà in un voucher di pari importo rispetto a quanto speso e da utilizzare nell’arco di un anno. Vengono anche istituiti due fondi per lo spettacolo e per il cinema per un totale di 130 milioni di euro.

Novità anche per taxi e ncc, con un contributo per chi dota il veicolo di paratie divisorie: il contributo sarà al massimo del 50% della spesa. La Protezione Civile viene autorizzata ad aprire conti correnti per raccogliere donazioni per il Coronavirus. Ancora, per chi ha un documento di riconoscimento in scadenza c’è la possibilità di prorogarlo fino al 31 agosto, pur rimanendo non valido per l’espatrio oltre la data di normale scadenza. Ancora, si prevedono fondi per l’internazionalizzazione del Made in Italy, risorse per pagare gli straordinari – dovuti al Coronavirus – di forze armate, polizia e vigili del fuoco. E, infine, il governo stanzia fondi anche per la pulizia straordinaria delle scuole.

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