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Decreto Aiuti

Chi non ha diritto al bonus da 200 euro anti-inflazione varato dal governo

Il centrodestra spinge affinché il bonus da 200 euro non finisca nelle tasche di chi percepisce il reddito di cittadinanza, ma finora l’unico limite rimane il reddito entro i 35mila euro.
A cura di Giacomo Andreoli
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"No al bonus da 200 euro per già riceve il reddito di cittadinanza". Ieri il leader della Lega, Matteo Salvini, è tornato a dirlo con forza, trovandosi d'accordo con gli alleati di centrodestra Forza Italia e Fratelli d'Italia. Il contributo varato dal governo Draghi con il Decreto Aiuti, però, al momento varrà anche per i percettori del sostegno pubblico. In Consiglio dei ministri infatti, oltre agli esponenti del Movimento 5 stelle, anche i rappresentanti del Pd si sono opposti a questa esclusione, con Patuanelli e Orlando in prima fila. Alla fine, quindi, il blitz del centrodestra non ha funzionato e l'unico limite al bonus rimane il reddito.

Le categorie che riceveranno il bonus sono: lavoratori dipendenti e autonomi (compresi i collaboratori domestici e gli stagionali, tramite un apposito fondo), pensionati, disoccupati e percettori di reddito di cittadinanza. In ogni caso il tetto di reddito personale è sempre 35mila euro. Nel computo della soglia da rispettare vanno inclusi tutti i redditi esclusi: rendita casa di abitazione e relative pertinenze; trattamenti di fine rapporto; emolumenti arretrati sottoposti a tassazione separata; Assegno nucleo familaire, assegni familiari e assegno unico universale; assegni di guerra, indennizzi da vaccinazione o trasfusione; indennità di accompagnamento. Il bonus è poi esente da imposte.

Il contributo, finanziato dall'aumento della tassazione sugli extraprofitti delle società energetiche al 25%, arriverà tramite una riduzione del cuneo fiscale. Questo significa che i dipendenti lo vedranno direttamente in busta paga, così come pensionati e percettori del reddito nell'assegno mensile o i disoccupati nella Naspi. Gli autonomi, invece, potranno fare domanda e accedere a un fondo ad hoc.

L’erogazione del bonus è prevista: nel mese di luglio per i pensionati e nei mesi di giugno e luglio per i lavoratori dipendenti. Per disoccupati e cassintegrati a zero ore, che risultino tali nel mese di giugno, sarà l'Inps a erogare il contributo a luglio. Per gli autonomi non c'è ancora una data, ma il contributo arriverà comunque entro l'estate.

Un discorso a parte, poi, va fatto per braccianti agricoli e lavoratori stagionali. Quest'ultimi rischiano seriamente di essere esclusi dal bonus. Secondo il segretario generale Uila-Uil Stefano Mantegazza, "la scelta di erogare questo importo in busta paga a giugno rischia invece di essere impraticabile per i lavoratori stagionali, in particolare quelli più precari come gli oltre 900mila braccianti agricoli. Per loro chiediamo al governo che l'erogazione avvenga con le modalità già definite in occasione dei bonus Covid, ovvero con domanda online su piattaforma dedicata".

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