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Di Maio: “Se andremo al governo manterremo gli 80 euro e taglieremo ancora le tasse”

Il candidato alla presidenza del Consiglio del M5s Luigi Di Maio assicura che in caso di vittoria elettorale il suo eventuale governo non taglierà il bonus degli 80 euro e “punterà ad allargare il taglio delle tasse intervenendo sull’Irpef”. E sulle pensioni dice: “Vogliamo superare la legge Fornero e far andare le persone in pensione a 65 anni”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Gli 80 euro voluti da Matteo Renzi quando era presidente del Consiglio rimarranno anche in caso di vittoria elettorale del Movimento Cinque Stelle: a garantirlo è il candidato M5s Luigi Di Maio. Intervistato da Radio Anch’io, su Radio 1, afferma: “Se M5s andrà al governo non abrogherà gli 80 euro, ed anzi punterà ad allargare il taglio delle tasse intervenendo sull'Irpef”. Quindi non solo il mantenimento della misura degli 80 euro ma anche la promessa di un ulteriore taglio alle tasse.

Di Maio ha rassicurato un ascoltatore intervenuto in diretta che aveva chiesto se esiste il rischio dell’abrogazione della misura degli 80 euro: “Sono soldi suoi, se li merita e nessuno glieli vuole togliere. Sono uno sconto Irpef e nessuno glieli vuole togliere”. “Noi presenteremo una manovra fiscale – aggiunge il candidato M5s – con ulteriore alleggerimento per il ceto medio e con l'allargamento della no tax area. Gli 80 euro erano una mancetta, ma noi allargheremo il taglio delle tasse. Quella fu una televendita, era l'atteggiamento ad essere sbagliatissimo”.

La replica di Renzi non si è fatta attendere. Su Facebook il segretario del Pd scrive: "Voglio fare i complimenti al Movimento Cinque Stelle. Oggi Luigi Di Maio ha annunciato che lui difende e difenderà la scelta degli 80 euro. Dopo anni di insulti e critiche, anche i Cinque Stelle hanno cambiato opinione. Bene, non è mai troppo tardi per riconoscere le buone idee. Continuo a pensare che la campagna elettorale si giocherà sui contenuti e non sullo sciacallaggio. E che noi metteremo in campo le idee migliori. Anche perché è meraviglioso quando quelli che ti hanno votato contro per una intera legislatura arrivano in campagna elettorale e sostengono le tue idee. Fate pure, non siamo gelosi".

In tema di pensioni Di Maio spiega di puntare a superare la legge Fornero, “partendo dai lavori usuranti e mandando in pensione prima loro”. “Poi – continua – vogliamo abolirla gradualmente e totalmente, attingendo dalle risorse delle pensioni d'oro e da 50 miliardi di euro di sprechi del bilancio dello Stato”. L’obiettivo annunciato è quello di far tornare l’età per la pensione di vecchiaia a 65 anni, come avveniva prima della legge Fornero.

‘Boschi è conflitto d’interessi vivente’

Durante la puntata di Radio Anch’io Di Maio è tornato anche sulla vicenda di Banca Etruria e della sottosegretaria alla presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi: “Il fatto che Boschi, che era ed è parte potente del governo, si fosse premurata in quegli anni di andare da Unicredit o da Consob per occuparsi della banca del padre è deplorevole ed è conflitto di interesse. È come sparare sulla Croce Rossa, non è un ministro ma un conflitto di interesse vivente”.

Secondo Di Maio la mancata partecipazione di Boschi ai Consigli dei ministri sulle banche dimostra il conflitto d’interessi: “Ma come, non partecipa ai Consigli dei ministri e poi va in giro a parlare con altri soggetti di banche? Il Ministro doveva andare in giro tra i risparmiatori. Queste persone invece sono state abbandonate dallo Stato, mentre questi signori facevano il giro delle sette chiese per salvare le Banche”.

‘Consultazioni con tutti per avere la maggioranza’

L’obiettivo del M5s è quello “di governare il paese”. Per farlo Di Maio si augura di arrivare al 40% ma “se non ci arriveremo, apriremo consultazioni con tutti per ottenere la fiducia”, dice ribadendo che lo scopo è quello di raggiungere il “40% e la maggioranza relativa”.

Nessuna alleanza in vista tra M5s e Pd secondo il vicepresidente della Camera che dopo l’approvazione della legge sul biotestamento con i voti di questi due schieramenti afferma: “Io direi di non utilizzare una grande legge di civiltà per altri discorsi, perché non c’è altro fine. Ieri è stata approvata una legge importantissima, abbiamo dato prova del fatto che quando si vogliono approvare buone leggi lo si può fare, ma non in vista di future alleanze”.

Infine, il candidato alla presidenza del Consiglio del M5s attacca il centrodestra e il leader della Lega Matteo Salvini: “È in una coalizione Frankestein, nella quale Salvini è per la caccia e Brambilla per gli animali. Agli elettori suggeriamo di evitare di dare il voto a queste coalizioni, altrimenti finisce come fu per Prodi, fatto cadere da Mastella”.

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