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Decreto Milleproroghe 2011: il Senato approva definitivamente il testo

159 sì, 126 no e 2 astenuti: con questi numeri, il Sanato approva in via definitiva la conversione in legge del decreto Milleproroghe 2011. Tante le novità del nuoto provvedimento, a cominciare dall’aumento dei biglietti del cinema.
A cura di Alessio Viscardi
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159 sì, 126 no e 2 astenuti: con questi numeri, il Sanato approva in via definitiva la conversione in legge del decreto Milleproroghe 2011. Tante le novità del nuoto provvedimento, a cominciare dall'aumento dei biglietti del cinema da cui sono escluse soltanto le sale parrocchiali, al rinvio delle multe per le quote latte (pagate con i soldi destinati al settore sociali) e per finire con Poste spa che potrà acquisire quote in Banca del Mezzogiorno. Nel decreto ci sono anche norme per bloccare gli sfratti e per la necessità di foglio rosa anche per guidare i motorini.

Non mancano le critiche al testo che quest'anno ha vissuto un iter parlamentare assai tortuoso, dopo essere stato rimandato alle Camere per revisioni. Dopo il via libera di Palazzo Madama, il decreto non è più un “ippopotamo” come veniva definito dal presidente Silvio Berlusconi, ma l'opposizione lo apostrofa con nomi spregiativi come “milletasse” e “icocervo”, insomma un carrozzone eterogeneo di provvedimenti. Norme che riguarderebbero argomenti tra i più disparati, a cui manca ora soltanto la firma del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che dovrà arrivare prima della scadenza prevista per domenica a mezzanotte. Il testo sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.

Tra le novità più importanti si può citare il divieto di incrocio stampa-tv che slitterà al 31 marzo prossimo e non al 31 dicembre 2012 come chiesto dal Pd. Inoltre, cancellata la possibilità per la Capitale di aumentare il numero di assessori e di assumere personale per la riorganizzazione della Consob. Sempre su Roma, salta la norma sugli immobili acquisiti a seguito di esproprio. Non sarà prorogata la Presidenza dell'Autorità di vigilanza sui contratti pubblici.

Si apre una vera e propria battaglia sull'anatocismo, che vede capofila l'ex-finiano Domenico Scillipoti. Il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, promette una modifica della norma nei prossimi provvedimenti. Sarà mantenuta la proroga delle riscossioni tributarie al 31 dicembre 2011 per i terremotati de L'Aquila e gli alluvionati del Veneto, ma slitta anche la riscossione dei premi assocurativi al 31 ottobre 2011. Per le alluvioni vengono stanziati complessivamente 100 milioni di euro, che saranno nella disponibilità di Liguria, Campania, Veneto e Messina.

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