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Decreto dignità, l’appello di Berlusconi a Salvini: “Bloccatelo, è letale e massacra l’Italia produttiva”

Silvio Berlusconi si appella a Matteo Salvini per chiedergli di bloccare o modificare drasticamente il Decreto dignità voluto da Luigi Di Maio: “È letale per chi lavora e per chi crea lavoro, per tutte le categorie produttive”. Il leader di Fi non risparmia un attacco anche al ministro dell’Interno: “Continua a parlare e ad agire come se fosse in campagna elettorale, ma governare è qualcosa di diverso”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi si rivolge direttamente a Matteo Salvini per chiedere di bloccare o “almeno cambiare radicalmente il cosiddetto Decreto dignità”, definito “letale per chi lavora e per chi crea lavoro, per tutte le categorie produttive”. In un’intervista al Giornale, Berlusconi fa un appello al leader della Lega nella speranza che possa fare qualcosa per impedire l’approvazione del Decreto voluto da Di Maio così com’è. “Il decreto Dignità è la dimostrazione che Di Maio non conosce nulla del mondo del lavoro. Non avrei mai creduto, nell'Italia del 2018, di trovarmi di fronte a idee che sembrano uscite dall'archivio polveroso della storia, dalla ideologia comunista fallita nel ‘900”.

Berlusconi parla anche di immigrazione, sostenendo che un cambio di passo “è necessario”. “Ma la linea della fermezza va applicata senza mai perdere di vista i principi di umanità che sono nella nostra cultura”, sottolinea ancora. Il presidente di Fi si sofferma anche sull’asse tra Italia, Austria e Germania sull’immigrazione: “Non è affatto scontato che i nostri interessi, in materia di immigrazione, coincidano con quelli di paesi che pensano a bloccare la loro frontiera nazionale, più che ad aiutarci a gestire quello che succede nella frontiera meridionale dell'Europa”.

Berlusconi si rivolge ancora a Salvini: “Continua a parlare e ad agire come se fosse in campagna elettorale. Governare è qualcosa di diverso: richiede di saper affrontare problemi complessi, con sobrietà, concretezza, senso delle istituzioni”. E, ancora, afferma che il governo M5s-Lega “durerà fino a quando Salvini non si renderà conto che permettere a Di Maio l’Italia produttiva non è dannoso solo per il Paese, ma anche elettoralmente disastroso per la Lega e i leghisti”. L’attacco del leader forzista nei confronti dei Cinque Stelle continua anche sul taglio delle pensioni, definito “semplicemente una follia”, sul taglio dei vitalizi (“un imbroglio ai danni degli italiani”), così come la chiusura dei negozi nei giorni festivi viene considerata “un’altra misura dirigista”.

Il presidente di Fi parla anche della sua candidatura alle prossime elezioni Europee, già annunciata negli scorsi giorni dal vicepresidente del partito Antonio Tajani: “Ritengo che il vulnus alla democrazia che ha impedito per sei anni agli elettori di Forza Italia di votare per il loro leader vada assolutamente sanato”. Infine, un commento calcistico sull’acquisto di Cristiano Ronaldo da parte della Juventus: “Da milanista un effetto terribile. Ma in verità, l’arrivo nel campionato italiano di un campione assoluto come lui è buona notizia non solo per la Juventus, ma per l’intero calcio italiano”.

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