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Antonio Tajani: “Silvio Berlusconi sarà candidato alle Europee a Napoli”

Il neo vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani, parla di rilancio del partito: “Siamo vivi e saremo competitivi”, anche grazie alla ridiscesa in campo di Silvio Berlusconi che dovrebbe essere candidato a Napoli alle prossime elezioni Europee. Secondo Tajani, per lo sviluppo del Sud gli altri partiti mancano di idee concrete, mentre Fi lancia “un fondo europeo per il Sud” di 20 miliardi.
A cura di Giorgio Tabani
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"Berlusconi sarà candidato alle Europee, magari anche a Napoli, per guidare la riscossa del Sud. Negli ultimi venti anni nessuno ha fatto per il Sud quanto hanno fatto i governi guidati da Berlusconi". A dirlo è, intervistato dal "Mattino", il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, che Silvio Berlusconi ha nominato da pochi giorni vicepresidente di Forza Italia, mentre Adriano Galliani è stato promosso a capo dei dipartimenti tematici, nell'ambito dell'annunciato rinnovamento del partito. L'ex presidente del Consiglio Berlusconi è di nuovo candidabile dopo aver ottenuto dal tribunale di sorveglianza di Milano la "riabilitazione", che ha fatto venir meno gli effetti della legge Severino. Tajani osserva che Forza Italia è "l'unico partito a occuparsi seriamente di Sud. Il Mezzogiorno per noi è una priorità e gli elettori lo hanno capito premiandoci sia in Molise che alle amministrative. Siamo vivi e saremo competitivi, pure alle Europee del prossimo anno", anche grazie alla ridiscesa in campo di Berlusconi.

Per il vicepresidente di Forza Italia "il Sud è scomparso, abbandonato da tutti. Il M5s ha preso i voti ed è scappato. Non ha una proposta, non ha un'idea". E in particolare sulla proposta del reddito di cittadinanza, voluta dal M5S e portata avanti ora da Di Maio nel governo, Tajani si domanda: "E con quali fondi?". Non si tratta solo del fatto che finanziarlo con fondi europei sia "impossibile", dopo che la commissaria europea per il Lavoro e gli Affari sociali, Marianne Thyssen, ha avvertito in modo chiaro "Di Maio e gli ha spiegato che non si può fare, non l'ha mai fatto nessuno Stato europeo"; il problema, per il presidente del Parlamento europeo, è la visione del Sud che sottende: "Il Sud ha bisogno di strategie, non di elemosine. Si tratta di una questione di principio".

A mancare, oggi, è proprio un'idea per lo sviluppo del Mezzogiorno. Infatti "il Sud ha una naturale vocazione industriale ma le imprese meridionali sono penalizzate dalla mancanza di infrastrutture, anche digitali. Chi produce ha la necessità di trasportare i propri prodotti. E come li trasporta se l'Alta velocità si ferma a Salerno o se la rete stradale è carente e scadente? Per non parlare dei porti, assolutamente insufficienti". Tajani lancia la sua ricetta, che consisterebbe in "un grande progetto per dar vita a un fondo europeo per il Sud", costituito con "una ventina di miliardi di euro, che potrebbero avere un effetto leva di circa 200 miliardi, il che significa poter realizzare 500mila posti di lavoro".

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