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Paolo Poli vince il Premio Napoli e recita per noi “I fiori” di Palazzeschi

Paolo Poli recita in esclusiva per i lettori di Fanpage.it uno dei suoi storici cavalli di battaglia, “I fiori” del poeta Aldo Palazzeschi. Un’interpretazione che lascia senza fiato per qualità, estro e potenza da parte di un attore che nonostante abbia da poco compiuto ottantasei anni non sembra minimamente risentire del passare del tempo.
A cura di Andrea Esposito
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Abbiamo incontrato il grande attore toscano Paolo Poli in occasione della 61esima edizione del Premio Napoli che quest’anno gli ha conferito il suo massimo riconoscimento "per la lingua e la cultura italiana" : “I premi – così ha commentato Poli – li ho sempre rifiutati perché portano male. In questo caso ho fatto volentieri un’eccezione, un premio che ha al suo interno il nome di Napoli va al di là di tutto e quindi anche della scaramanzia”.

Il Maestro, 86 anni anche se ne dimostra trenta di meno, ha voluto farci un grandissimo regalo: recitare in esclusiva per i lettori di Fanpage.it uno dei suoi cavalli di battaglia, “I fiori” di Aldo Palazzeschi. Al di là del fatto che ricordava l’intera poesia a memoria e senza il minimo tentennamento, fatto già di per sé straordinario, ciò che lascia davvero stupiti della sua interpretazione è la grande energia, il piglio surrealista e il suo inequivocabile tratto brillante aspetti che ne fanno uno dei più grandi attori comici che l’Italia abbia mai avuto.

“I fiori” è una poesia irriverente e divertentissima che Palazzeschi scrisse intorno al 1913 e che fu pubblicata dapprima nella rivista futurista “Lacerba” e poi nella raccolta “Incendiario”. Ne “I fiori” il poeta tratta la tematica erotica con estro funambolesco e un tratto ludico-infantile: il sesso, infatti, è visto in modo malizioso come motivo di una “paura cosmica” e come fuga definitiva dalla “natura” causata proprio dallo scandaloso comportamento dei fiori ritenuti dei falsi innocenti. Palazzeschi si oppone così al concetto di natura incontaminata, che allora aveva in Pascoli e in parte in D’Annunzio i suoi cantori, e utilizza l’argomento sessuale ribaltandolo e facendolo diventare non più un luogo di liberazione e gioia, ma un motivo di vergogna.

L’interpretazione di Poli ci restituisce intatto tutto il senso profondo e paradossale della poesia attraverso i suoi tic e i suoi mirabolanti cambi di voce e intonazione. La brillantezza de "I fiori" risalta in modi e forme inattesi aderendo perfettamente alle corde del Maestro e al suo spirito unico e inconfondibile. Per questo vi raccomandiamo la visione di questo video certi che vi lascerà di stucco esattamente come ha lasciato noi che in quel momento eravamo dall’altra parte della telecamera. Buona visione.

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