Il cambiamento è il vero segreto di Amici: cos’ha funzionato e cosa potrebbe cambiare nel talent

Manca ancora qualche mese all'inizio della Amici 25, il talent di Maria De Filippi: le ultime due edizioni erano cominciate negli ultimi giorni di settembre, 23 e 28 rispettivamente. Proprio nelle ultime settimane sono stati aperti i casting di ballo e canto per partecipare alla prossima edizione, mentre nelle scorse ore sono stati presentati i palinsesti Mediaset 2025/2026, che hanno confermato la centralità di Maria De Filippi e dei suoi programmi nella composizione della rete televisiva di Pier Silvio Berlusconi. Anche quest'anno è stata confermata la presenza di This is me su Canale 5, con la conduzione di Silvia Toffanin, utile e necessario anche per la costruzione di un'identità televisiva e non solo dei concorrenti del talent.
Il cambiamento come cardine dell'evoluzione di Amici
Ma la conferma e il successo di un talent come Amici ha avuto bisogno, nel tempo, di modificare alcuni aspetti della sua natura. Provvedimenti che hanno stimolato nel tempo non solo la curiosità e il seguito dei fan, ma anche alcune polemiche oltre che per l'esito della "competizione", anche per la fruizione generale di un contenuto non solo artistico, ma che ponesse le basi per il futuro discografico di alcuni artisti. Soprattutto negli ultimi anni, il programma è stato investito da personaggi talvolta divisivi, basti pensare a Wax e al noce-moscata gate, ma anche le decisioni di alcuni concorrenti di lasciare e poi rientrare nell'universo di Amici.
Le polemica sulle non decisioni dei giudici e il televoto mancato per Nicolò
Dati che nel tempo sono corrisposti anche a cambi di regolamento in corsa, dei twist che hanno, in parte, alterato anche alcune dinamiche di gara. Solo nelle ultime due edizioni, rimanendo al Serale, c'è stato il rinvio dell'eliminazione dovuto alla "non scelta" del giudice Michele Bravi sull'eliminazione tra Lil Jolie e Sarah Toscano (verrà eliminata la prima, la seconda vincerà il programma). Più recentemente, invece, abbiamo assistito all'eliminazione in semifinale di Nicolò, dettata dai giudici in semifinale, che ha tolto al cantante l'opportunità di confrontarsi con gli altri concorrenti in gara, con il beneficio del televoto. Il risultato finale vedrà la vittoria nella categoria canto di TrigNO, mentre ad aggiudicarsi il programma sarà Daniele Doria.
La regola dei 3 sì per l'accesso al Serale
Soprattutto nell'ultima edizione, alcuni cambiamenti hanno reso più realistiche alcune narrazioni. Basti pensare alla regola dei 3 sì da parte degli insegnanti, per l'accesso al Serale. Poter esser arrivati a questo criterio d'accesso al Serale è stato il risultato di una delle decisioni più autonome e polarizzanti di Anna Pettinelli, che aveva consegnato la maglia del Serale a Nicolò, la prima volta, quasi come una risposta al pubblico e agli altri insegnanti. Un moto reazionario che aveva forse influenzato anche la visione di un traguardo raggiunto con i propri mezzi per il cantante di Un'ora di follia. Poi era arrivata la rinuncia, che come ha raccontato nell'intervista a Fanpage, non gli era pesata.
La conferma di Amadeus e il concetto di famiglia con Elena D'Amario
Un'altra ottima conferma potrebbe arrivare nella selezione della giuria tecnica per il Serale: la presenza di Amadeus, soprattutto dopo le tantissime esperienze sanremesi per i suoi 5 anni di conduzione, ha tradotto meglio anche i gusti del pubblico, soprattutto nella valutazione degli artisti urban. Un discorso che si lega anche alla dimensione empatica del personaggio, alla natura dei consigli dati ai giovani concorrenti, una figura che si sovrappone, nel canto, a quella di Elena D'Amario nel ballo. Il concetto di "famiglia" rappresentato dalla permanenza di ballerini e ospiti musicali, cresciuti negli studi Mediaset di Amici, e dal loro ritorno da giudici, fotografa l'ennesima scelta positiva del programma. L'ultimo aspetto che dovrebbe essere confermato dell'ultima stagione, sono sicuramente i giudizi dei concorrenti, non solo sul proprio operato, ma anche su quello degli altri, che ha creato dinamiche non solo musicali, terreno florido per le sfide poi concesse al Serale.
L'apertura alla salute mentale e il caso di Mew
La bontà del progetto di Maria De Filippi è ormai nota, e come scrive Eleonora D'Amore, la conduttrice è "capace di interpretare i tempi televisivi e decodificarne i linguaggi muovendosi dietro le quinte con la stessa naturalezza con cui tiene il centro di un palco". E in un prodotto, anche musicale, che ha bisogno di evolvere per adattarsi a un pubblico sempre più volubile nelle proprie preferenze, c'è qualche aspetto che sta subendo un miglioramento rispetto agli scorsi anni. Basti pensare ai provvedimenti disciplinari, al controllo e alla comunicazione quasi genitoriale di alcuni giudici, che si è espanso nelle ultime edizioni anche a conversazioni su aspetti della salute mentale da parte di De Filippi. Possiamo ricordare negli ultimi anni la decisione di Mew di abbandonare il programma.
Alcuni miglioramenti: dalla sfida tra i giudici all'introduzione del voto della critica
Discorso simile nella dinamica delle sfide tra i giudici al Serale, diventato un frammento di intrattenimento con un'alta replicabilità, ma che avrebbe bisogno di una natura competitiva e influente sulla sfida dei concorrenti. Un'altra piccola miglioria potrebbe arrivare con l'introduzione del voto della critica, stampa e radio, anche prima della finale: basti pensare alla necessità discografica di presentare gli inediti dei concorrenti ai rappresentati delle radio anche durante il Pomeridiano oltre che nel Serale.
Che cos'è il Regolamento di pongo e perché fa infuriare i fan di Amici
I continui cambi in corsa sono uno degli aspetti polarizzanti del programma, al punto di aver creato una categoria nel pubblico, che definisce i cambiamenti sotto il cappello del "Regolamento di pongo". E quali sono, secondo il pubblico, i miglioramenti da fare per evitare un contrasto narrativo fin troppo grande? Basta osservare le ultime edizioni per capire che il televoto, al Serale, è un elemento fin troppo necessario dalla prima puntata. Dopo le scelte da parte degli insegnanti/giudici sull'accesso al Serale dei concorrenti, attraverso la maglia dorata, il televoto diventa un termometro sociale, per capire anche il gradimento del pubblico.
L'ingresso di nuovi concorrenti al Pomeridiano
Un aspetto che non solo potrebbe creare dinamiche tra i concorrenti in gara, ma anche nei giudici sulle nuove possibilità di incastro per le sfide, sia di canto, sia di ballo. Mentre a non convincere assolutamente il pubblico, ormai da qualche anno, è l'ingresso dei concorrenti al Pomeridiano anche qualche settimana prima del serale. Un processo che pone, anche nella lettura del programma, vantaggi e allo stesso tempo anche svantaggi troppo grandi ai concorrenti inseriti a pochi mesi dal Serale. Dalla poca riconoscibilità alla minore possibilità di integrazione in un gruppo già sviluppato, questa dinamica forse ribalta la sua funzione narrativa: quella di aggiungere elementi di novità in una sceneggiatura già ben architettata.
Amici 22 e i casi di Angelina Mango, Mida e Mattia Zenzola
Anche questa richiesta lascia trasparire qualche piccola nube, soprattutto per la ricchezza di soluzioni trovate negli anni. Solo nell'edizione di Amici 22, possiamo citare tre casi: Angelina Mango, vincitrice della categoria canto, Mida che diventa semifinalista dell'edizione con il brano più ascoltato, Rossofuoco, ma soprattutto il vincitore del programma Mattia Zenzola. Per lui, l'edizione 22 rappresentava la possibilità di riprendersi ciò che un infortunio gli aveva tolto la possibilità di conquistare: la sfida per diventare uno dei migliori ballerini nella storia di Amici.