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Gli editori alla presenza di Mattarella: “Nessun futuro senza istruzione e scuola”

Ai festeggiamenti per i 150 anni dell’AIE, alla presenza del Presidente della Repubblica, il presidente Ricardo Franco Levi ha sottolineato la necessità di incentivi per famiglie e giovani nell’acquisto di libri, ma soprattutto di politiche orientate al miglioramento dell’istruzione nel nostro Paese: “E poi, e soprattutto, voglio ripeterlo, scuola, scuola, e ancora scuola.”
A cura di Redazione Cultura
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fonte: Getty Images
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"Signor Presidente della Repubblica, intervenendo, nel maggio del 2015, all’inaugurazione del Salone internazionale del libro di Torino lei disse che “leggere ha a che fare con la libertà. E con la speranza". Ai festeggiamenti per i 150 anni dell'AIE (Associazione Italiana Editori) il presidente Ricardo Franco Levi ha pronunciato il suo discorso alla presenza di Sergio Mattarella. Il Capo dello Stato ha ascoltato la relazione che, tra luci e ombre, ha affrontato il tema di come far ripartire i consumi culturali e, in maniera più ampia, il rapporto tra gli italiani, i libri e l'istruzione. Proprio su questo aspetto, Levi ha battuto fortemente all'interno del suo intervento. Un’urgenza confermata dai dati italiani nel libro bianco Sfida al futuro e dalla ricerca commissionata a un pool di ricercatori dell’Università di Bologna e del Piemonte orientale, “che – ha spiegato – conferma una volta di più il valore, anche economico, della lettura”.

Non abbiamo futuro se non mettiamo l’istruzione, la conoscenza, il sapere al centro dell’agenda politica nazionale. Dunque: scuola, scuola, scuola. Dalle scuole materne all’università, dagli istituti di ricerca all’educazione ricorrente degli adulti. Noi editori abbiamo il privilegio e la responsabilità di essere portatori di un interesse particolare che corrisponde all’interesse generale del paese. Non ci sarà ampliamento del mercato del libro se non ci sarà un innalzamento dei livelli di istruzione, di cultura e, infine, di lettura degli italiani (…). Siamo, e di gran lunga, la prima industria culturale del paese. La prima, e di molto, per il volume di ricchezza che essa produce. La prima perché è largamente nei libri, i nostri libri, che si formano e crescono la conoscenza e il sapere, che si ritrovano le storie, le fantasie, i soggetti, le curiosità delle quali si nutrono poi le arti, la musica, il teatro, la televisione, il cinema.

Il mercato dei libri in crescita nel 2019

Le stime sull’andamento del mercato del libro nel primo semestre 2019 mostrano, relativamente alle vendite di soli libri di varia adulti e ragazzi nei canali trade (librerie, librerie online e grande distribuzione, compresa la stima AIE di Amazon), una crescita del fatturato del +3,8% (530milioni di euro) e una crescita più contenuta in termini di copie +2,9% (39,7 milioni di copie vendute). Il che porta a dire il presidente Ricardo Franco Levi che:

Noi non chiediamo aiuti speciali per noi. Ciò che chiediamo è una politica di effettiva promozione della lettura, autentico ed insostituibile bene comune. Una politica che deve, non può non comprendere agevolazioni e incentivi alle famiglie e ai singoli cittadini per l’acquisto dei libri. E poi, e soprattutto, voglio ripeterlo, scuola, scuola, e ancora scuola.

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