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Catania, due fratelli non vogliono far prostituire una donna incinta: in 5 provano a ucciderli

La Polizia ha arrestato cinque uomini kosovari che lo scorso 11 febbraio nel centro storico di Catania avrebbero aggredito due fratelli loro connazionali con diversi oggetti come una spranga di ferro, una stecca da biliardo e una mazza da baseball. Avrebbero tentato di ucciderli perché i due non volevano far prostituire la convivente incinta di uno di loro.
A cura di Susanna Picone
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La Polizia di Stato di Catania ha arrestato cinque persone, tutti kosovari, con l'accusa di aver tentato di uccidere due fratelli loro connazionali "colpevoli" di non voler far prostituire la convivente incinta di uno dei due. Il tentativo di omicidio, che sarebbe avvenuto nel corso di una vera e propria spedizione punitiva, risale all'11 febbraio scorso. Il rifiuto di far prostituire la compagna di una delle vittime appunto perché in avanzato stato di gravidanza avrebbe scatenato una feroce rappresaglia nei confronti dei due fratelli. A quanto ricostruito, le due vittime furono aggredite nel centro storico di Catania e ferite alla testa. Gli aggressori usarono, tra le altre cose, una spranga di ferro, una stecca da biliardo e una mazza da baseball e colpirono i connazionali anche con il calcio di una pistola. L’uomo colpito in bocca con il calcio della pistola riportò anche la rottura degli incisivi e dei canini superiori e inferiori. Dopo la brutale aggressione, le vittime vennero portate negli ospedali Cannizzaro e Garibaldi Centro. Sul luogo della rissa la Polizia di Stato trovò gli oggetti usati dagli aggressori, ovvero appunto il manico di stecca da biliardo, una chiave da lavoro, la mazza da baseball e un tubo in ferro.

Tre persone finiscono in carcere, due ai domiciliari – Le persone finite ora in manette sono cinque uomini di età compresa tra i 19 e i 44 anni: Severdazan Bajirami, di 37 anni; Veton Sabani, di 44; Djeimsi Berisha, di 31; Leonard Bajrami, di 19; e Erdan Berisha, di 25. Gli ultimi due sono stati posti agli arresti domiciliari mentre tutti gli altri sono stati rinchiusi in carcere. I reati ipotizzati vanno dal tentativo di omicidio aggravato alle lesioni personali aggravate in concorso.

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