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Bossi: “Non mi riconosco nella Lega Nord di Salvini. Perché dobbiamo allargarci al Sud?”

In un’intervista rilasciata a Repubblica, Umberto Bossi dichiara di non riconoscersi nella Lega Nord di Matteo Salvini. “Non ho mai capito questo volersi allargare al Sud dimenticando le nostre origini, noi che eravamo contro il centralismo e contro Roma. Quanto ci costano quei voti che vogliamo conquistare nel meridione?”.
A cura di Charlotte Matteini
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Dopo le contestazioni al congresso della Lega Nord celebrato domenica 21 maggio, Umberto Bossi torna a parlare del Carroccio e a ribadire di non riconoscersi più nella casa che ha contribuito a fondare e costruire. "Questa è casa mia, l'ho costruita io, l'ho fatta io, ho dato la vita per un sogno. Ho il diritto di esprimere le mie idee, di fare delle valutazioni politiche, nel rispetto di tutti. Sono l'unico che dice quello che pensa, altri per convenienza preferiscono restare in silenzio e non parlano mai, non si espongono", spiega Bossi, aggiungendo di non avere alcuna intenzione di abbandonare la Lega Nord, contrariamente a quanto si vociferava nei giorni scorsi. "No, non me ne vado. Ho sempre dato battaglia nella mia vita, continuo a farlo".

"Io sto con la Lega, non con Salvini. I segretari vanno e vengono. Il punto è che non mi riconosco in questa Lega, non ho mai capito questo volersi allargare al Sud dimenticando le nostre origini, noi che eravamo contro il centralismo e contro Roma. Quanto ci costano quei voti che vogliamo conquistare nel meridione? Il nostro popolo di riferimento poi si confonde. Il Nord ora non può essere di aiuto al Sud, non ci sono le condizioni, migliaia di aziende chiudono ogni anno. Non possiamo insegnare agli altri popoli ad autodeterminarsi se non lo sappiamo fare prima noi", prosegue Umberto Bossi.

Rispetto ai risultati delle primarie della Lega Nord, Bossi rileva che sì Salvini ha vinto raccogliendo oltre l'80% delle preferenze, ma ribadisce l'esistenza di una sorta di emorragia di consensi: "C'è stata una defezione di massa, quasi la metà delle persone, dei militanti, non è andata a votare. I numeri hanno la testa dura. La mia domanda rimane: qual è il programma? Non puoi mettere insieme tutto e il contrario di tutto, alla fine devi decidere per chi farai gli interessi, o per la Padania oppure per Roma".

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