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Elezioni politiche 2018

Bersani vuole Grasso come candidato premier: “Ha il profilo giusto, ci starebbe da dio”

Secondo Pier Luigi Bersani, leader di Mdp, il presidente del Senato Pietro Grasso potrebbe essere il candidato premier perfetto di una lista di sinistra: “Per il nostro profilo civico e di sinistra Grasso ci sta da dio”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Dopo l'attacco di Luigi Di Maio, stamattina sono stati alcuni esponenti del Pd a mettere in dubbio la leadership di Matteo Renzi e la possibilità che il candidato alla presidenza del Consiglio alle prossime elezioni politiche non sia lo stesso segretario del Pd. Nel dibattito sulle leadership a sinistra è intervenuto questa mattina anche Pier Luigi Bersani rilanciando la possibilità che il leader della sinistra possa essere l’attuale presidente del Senato Pietro Grasso. Questa mattina erano stati proprio alcuni esponenti dem, come Michele Emiliano, ad aprire alla possibilità di primarie tra Renzi e Grasso. Per Bersani, almeno per il momento, il discorso è più ristretto: “Noi non tiriamo per la giacchetta nessuno, ma per il nostro profilo civico e di sinistra Grasso ci sta da dio”, ha risposto a chi gli chiedeva se il presidente del Senato potesse essere un buon candidato per una lista di sinistra. Discorso che quindi, per ora, non comprende anche il Pd.

Bersani a margine della direzione di Mdp si rivolge al Pd: “Se ci vengono attorno con dei tatticismi perdono tempo perché gli elettori non ci seguirebbero”. E torna sul voto siciliano e sulla divisione della sinistra: “Se Fava non si fosse presentato quei 100mila voti li avrebbe presi il Pd? No, perché la rottura è profonda. Il Pd è in condizione di chiudere una fase nei contenuti. Non esiste una questione di nomi e tatticismi”. Il leader di Mdp sottolinea come questa nuova legge elettorale, il Rosatellum bis, permetta a tutti di “candidarsi premier e leader, non esiste un meccanismo vero di coalizione”. Secondo Bersani, “lo sanno che è tutta una finta quella del candidato premier” con il Rosatellum bis. Il leader di Mdp, ribadendo che il dibattito sui candidati premier “è solo tatticismo”, parla di una “rottura profonda con il Pd che si risolve solo andando nel profondo”.

La direzione nazionale di Mdp, riunita oggi a Roma, centrerà la sua discussione sia sul voto in Sicilia che sulla road map da tracciare in vista delle prossime elezioni politiche. L’idea che verrà presentata è quella di una grande lista di sinistra aperta a tutte le formazioni politiche e civiche che si incontreranno ai primi di dicembre in una manifestazione in cui scegliere il nome, il simbolo e i candidati di questa eventuale coalizione. Mdp terrà nei prossimi giorni delle assemblee locali che finiranno con una assemblea nazionale il 19 novembre, a Roma, durante la quale lancerà la propria proposta a tutte le altre forze coinvolte nel progetto.

Sulla possibile sfida tra Renzi e Grasso in eventuali primarie di coalizione è nuovamente tornato anche Michele Emiliano, presidente della regione Puglia:

Il segretario del Pd deve interpretare una parte che non è quella che corrisponde alla sua mozione congressuale, ma è una diversa. Lo sta facendo, devo dire, lo deve fare con più entusiasmo e deve costruire, attraverso una grande assemblea programmatica con tutti quelli che ci stanno dall'Udc a Sinistra Italiana, il programma di governo per il futuro. Poi si troverà la maniera di individuare chi rappresenterà il centrosinistra come candidato premier: possono essere le primarie, può essere una decisione comune della coalizione, non è rilevante. Certo, delle primarie tra Renzi e Grasso sarebbero molto interessanti.

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