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Aumenta il valore dei buoni pasto, un “bonus” di 400 euro a lavoratore

Aumenta la deducibilità fiscale dei buoni pasto, da 5,29 a 7 euro (ma solo quelli forniti con carta elettronica). Esulta il Pd: “Un risparmio enorme per i lavoratori”.
A cura di Redazione
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Come vi stiamo raccontando, la Commissione Bilancio della Camera dei deputati, è impegnata con l’esame degli emendamenti alla legge di stabilità presentata dal Governo Renzi. Un esame che procede spedito, con il testo finale che probabilmente sarà calendarizzato in Aula per la prossima settimana e con alcune novità sostanziali rispetto alla prima stesura del provvedimento di bilancio.

Fra le ultime modifiche, acquista particolare rilevanza la “rivalutazione” dei buoni pasto, che consentirà un aumento della “dotazione di spesa dei singoli lavoratori”. Si tratta di un emendamento, a prima firma Marco Causi (Partito Democratico), accolto dal Governo e approvato in Commissione, che aumenta a 7 euro la deducibilità fiscale dei buoni pasto giornalieri che le aziende corrispondono ai lavoratori. Come spiega il primo firmatario sul suo sito, “la soglia esentasse dei buoni pasto era ferma da quindici anni a 5,29 euro e un aumento di 1,71 euro al giorno equivale a circa 400 euro all’anno in più di reddito netto disponibile per la spesa alimentare di ogni lavoratore beneficiario”.

La modifica riguarderà 2,3 milioni di lavoratori, con la copertura economica che sarà garantita dal ministero dell’Economia (che porterà l’impegno di spesa per tale comparto a 9 milioni nel 2015, a 24 nel 2016 e a 25 per il 2017), anche se vale la pena di sottolineare come l’aumento sarà corrisposto solo per i “buoni pasto forniti tramite carta elettronica”. Una scelta che servirà ad “eliminare alcune aree di elusione ed evasione collegate ai tradizionali ticket cartacei”.

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