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Vicenza, finge di essere stata molestata per saltare l’esame di matematica, 21enne smascherata

La ragazza di 21 anni, che frequenta la quarta superiore serale, doveva sottoporsi all’esame di riparazione in matematica ma al momento del test si è presentata in lacrime e sotto choc dicendo di essere stata appena molestata in strada. Le indagini della polizia hanno rivelato che non era accaduto assolutamente nulla.
A cura di Antonio Palma
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Probabilmente non aveva studiato abbastanza o forse era solo la paura di dover affrontare il momento, ad ogni modo, pur di non sostenere l'esame di matematica, una studentessa veneta ha pensato di simulare una violenza in strada presentandosi in lacrime in classe. È quanto accaduto a Vicenza, in una scuola di un corso serale che la ragazza stava frequentando. Protagonista dell'episodio una giovane di 21 anni che frequenta la quarta superiore serale in un istituto cittadino. Doveva sottoporsi all’esame di riparazione in matematica ma, arrivata al momento del test, ha pensato di mettere in scena una molestia con tanto di lacrime e faccia scioccata. La ragazza infatti si è presentata in classe piangendo e raccontando ai professori di essere stata seguita fuori da un bar da uno sconosciuto che l'aveva palpeggiata pesantemente lasciandola sotto shock.

La ragazza pensava di cavarsela così e probabilmente non aveva pensato che i docenti della commissione si sarebbero subito rivolti alle forze dell'ordine per denunciare l'accaduto. A questo punto la ventunenne ha dovuto ribadire la sua versione dei fatti anche alla polizia che ha subito fatto scattare le indagini. Gli accertamenti investigativi però hanno subito fatto emergere la verità: non c'era stata alcuna aggressione. Agli inquirenti è bastato controllare i video della telecamera di sorveglianza della zona e in particolare del bar citato dalla ragazza per capire che non era accaduto assolutamente nulla. La giovane era stata ripresa dalle telecamere ma sempre da sola. Convocata in Questura alcuni giorni dopo e messa di fronte alle prove raccolte, la 21enne infine ha confessato di essersi inventa tutto per saltare l'esame. Ora rischia una denuncia per procurato allarme e simulazione di reato.

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