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Uccisero il padre violento: annullate le sentenze di assoluzione e condanna dei fratelli Scalamandré

La Corte di Cassazione ha annullato la condanna a 21 anni e l’assoluzione in Appello per i fratelli Alessio e Simone Scalamandré. I due nell’agosto 2020 a Genova uccisero il padre violento, Pasquale. Il nuovo processo si terrà davanti alla Corte d’Assise d’Appello di Milano.
A cura di Eleonora Panseri
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La Corte di Cassazione ha annullato con rinvio la condanna a 21 anni di reclusione per Alessio Scalamandré, il ragazzo che nell'agosto 2020 nel quartiere San Biagio, alla periferia di Genova, aveva ucciso insieme al fratello Simone il padre violento.

La vittima del parricidio, Pasquale Scalamandré, era indagata per maltrattamenti nei confronti della madre dei ragazzi e quel giorno era andato a casa per chiedere al maggiore di ritirare le accuse nei suoi confronti per il processo che si sarebbe svolto da lì a breve. A quel punto l'uomo era stato aggredito dai figli e colpito diverse volte con un mattarello e altri oggetti.

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La sentenza della Cassazione ha disposto un nuovo processo davanti alla Corte d'Assise d'Appello dove venga rivalutato il peso delle attenuanti generiche, a 24 ore dalla sentenza della Consulta che ha dichiarato incostituzionale la legge prevista dal Codice Rosso che prevedeva il divieto automatico di diminuire la pena valutando le attenuanti per gli omicidi commessi in famiglia.

Gli ermellini hanno anche chiesto di rivalutare l'attenuante della provocazione da parte della vittima, attenuante sempre negata all'imputato ma che gli avvocati di Scalamandré, Luca Rinaldi e Andrea Guido, hanno sostenuto in tutti i gradi del processo. Per il giovane, che oggi ha 25 anni, il nuovo processo d'appello potrebbe significare un importante sconto di pena.

La Cassazione ha anche annullato l'assoluzione in appello per il fratello minore di Alessio, Simone Scalamandré, che era stato in primo grado condannato a 14 anni di reclusione grazie all'attenuante del ‘minimo contributo' nel delitto. L'assoluzione in appello era stata impugnata dalla procura generale di Genova per carenza di motivazione. Il nuovo processo si terrà a Milano visto che a Genova esiste una sola Corte d'assise d'appello e la legge vieta che gli stessi magistrati possano giudicare due volte lo stesso imputato.

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