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Tutte le regole Covid su mascherine, vaccini, isolamento e tamponi a ottobre 2022

Con il passare delle settimane, i casi cominciano ad aumentare e gli esperti avvisano che una nuova ondata è in arrivo. Ecco le regole attualmente in vigore da seguire per limitare la diffusione del Covid-19: mascherine negli ospedali, terza e quarta dose, isolamento e autosorveglianza.
A cura di Luca Pons
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Mentre il numero di casi di positività al Covid-19 sta tornando a salire e si attende una nuova ondata, in Italia da inizio ottobre non è più obbligatorio portare le mascherine, né chirurgiche né FFP2, sui mezzi pubblici. Ci sono regole, però, che restano ancora valide, come quelle che riguardano l'isolamento delle persone positive al Covid. Ecco le norme attualmente da seguire per prevenire la diffusione del Covid-19 in Italia.

Dove è obbligatorio mettere la mascherina

L'obbligo di portare dispositivi di protezione delle vie respiratorie, cioè le mascherine, sui mezzi pubblici – navi, traghetti, treni, autobus e scuolabus – è finito il 30 settembre e non è stato rinnovato. Invece, è stato rinnovato e quindi resterà in vigore fino al 31 ottobre l'obbligo di indossarla per entrare in Rsa, ospedali e ambulatori, che potrebbe anche essere prolungato ulteriormente. Sempre per ospedali e Rsa, poi, resta obbligatorio – e lo sarà fino al 31 dicembre – presentare il green pass valido da parte di operatori sanitari, persone ricoverate e anche visitatori.

Per i luoghi di lavoro, sempre fino al 31 ottobre, è valido un protocollo che prevede che il datore o la datrice di lavoro assicuri la disponibilità di mascherine FFP2, così che tutti i dipendenti possano utilizzarle. In più, in alcuni casi si prevede la misurazione della temperatura all'ingresso dell'ambiente di lavoro, così come l'obbligo di indossare mascherine nei casi in cui è impossibile mantenere il distanziamento di due metri dalle persone attorno a sé.

Vaccini anti-Covid, per chi è raccomandata la quarta dose

A settembre, in Italia sono stati approvati due nuovi vaccini bivalenti: uno che dà una forte risposta immunitaria soprattutto contro la variante Omicron 1 del coronavirus, prodotto sia da Moderna che da Pfizer-BioNTech, e uno che risponde con particolare efficacia alle varianti Omicron 4 e Omicron 5, prodotto da Pfizer-BioNTech. Questi sono sicuri quanto il primo vaccino, e risultano più efficaci contro le nuove varianti. Il ministero della Salute li consiglia ugualmente, senza preferire uno all'altro per quanto riguarda l'efficacia.

A oggi, i due vaccini sono raccomandati in via prioritaria come secondo richiamo (cioè quarta dose) a persone over 60, operatori e operatrici sanitarie, ospiti e personale delle Rsa, donne in gravidanza, persone con fragilità che abbiano le patologie indicate dal ministero della Salute all'allegato 2 di una circolare di luglio.

In più, i vaccini bivalenti sono raccomandati per tutte le persone sopra i 12 anni di età che non hanno ancora fatto la terza dose, indipendentemente dal vaccino utilizzato nei primi due casi, purché siano passati almeno quattro mesi dall'ultima vaccinazione.

Regole per l'isolamento dei positivi: quanto dura e come finisce

Gli ultimi aggiornamenti, in materia di isolamento per il Covid-19, risalgono ad una circolare del 31 agosto. Le persone che risultano positive al Covid con un tampone molecolare o antigenico sono sottoposte a isolamento. Nel caso in cui si faccia un tampone fai-da-te e questo sia positivo, conviene prenotarne uno in farmacia per confermare il risultato.

Per le persone che sono sempre state asintomatiche, dopo 5 giorni dalla scoperta della positività si può fare un altro tampone antigenico o molecolare. Se questo è negativo, l'isolamento finisce.

Lo stesso vale per le persone che avevano dei sintomi, ma poi diventano asintomatiche: anche in questo caso l'isolamento dura 5 giorni, di cui però almeno due devono essere da asintomatici. Insomma, da quando spariscono i sintomi bisogna aspettare almeno due giorni: dopodiché, se sono già passati almeno 5 giorni in tutto dal primo tampone positivo (ad esempio, 3 giorni di sintomi e poi 2 senza sintomi), si può fare un test. Se questo è negativo, l'isolamento finisce.

Nei casi in cui la positività continui comunque, ma non ci siano sintomi, l'isolamento si può interrompere dopo 14 giorni dal primo tampone positivo, anche senza fare un altro test.

Cosa fare in caso di contatto con una persona positiva al Covid

Nel caso di contatti stretti con persone positive al Covid-19, invece, le indicazioni sono quelle della circolare del marzo 2022. Intanto, per capire di cosa si parla, è definito un contatto stretto, o un caso di "esposizione ad alto rischio", chiunque abiti con una persona positiva al Covid, ma anche chi ha un contatto fisico diretto con la persona (basta una stretta di mano) e chi vi ha un contatto faccia a faccia, a meno di 2 metri di distanza e per almeno 15 minuti.

È un "contatto stretto" anche chi si trova in un ambiente chiuso e senza mascherine con la persona infetta, così come chi viaggia su un mezzo di trasporto seduto entro due posti di distanza dalla persona contagiata.

Per chi si ritrova in questa situazione c'è l'obbligo di autosorveglianza: quando si è al chiuso o in caso di assembramenti, bisogna indossare la mascherina FFP2, per 10 giorni dopo l'ultimo contatto avuto con la persona positiva. Se durante questi giorni si manifestano dei sintomi, si raccomanda di fare un tampone.

Se questo è negativo, ma i sintomi rimangono, dopo 5 giorni dall'ultimo contatto bisogna fare un altro tampone. Diverso il caso degli operatori sanitari, che seguono regole più stringenti: devono fare un tampone ogni giorno, per i primi cinque giorni dopo il contatto.

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