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Torino, pensione bloccata a un’anziana: “Devo dimostrare all’INPS di essere viva”

La piemontese Mariacristina Fornelli Bardina risultatava morta: per questo l’INPS aveva interrotto l’erogazione della pensione nei confronti della donna.
A cura di Davide Falcioni
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Si chiama Mariacristina Fornelli Bardina, è una donna di Balangero (Torino), gode fortunatamente di buona salute ma per l'INPS è morta lo scorso 15 giugno: per questo l'ex insegnante non si è più vista accreditare la pensione, che le spetta dal 2004, anno in cui ha smesso di lavorare. Per riceverla la piemontese ha dovuto "dimostrare" di essere viva.

A raccontare la surreale vicenda è il quotidiano La Stampa. Un mese fa – il 4 luglio – Mariacristina ha chiamato in banca per chiedere conto del mancato accredito della pensione. La risposta l'ha lasciata decisamente basita: "Signora è stata stornata perché l'Inps ci ha comunicato che lei è morta".

Naturalmente la 70enne è viva e vegeta e la persona deceduta è una sua omonima: "Ho dovuto chiedere al comune di Balangero – racconta – di produrre e rilasciarmi quella che si chiama ‘dichiarazione di esistenza in vita‘  e, insieme alla fotocopia della mia carta di identità, l'ho spedita via mail prima, il 5 luglio alla banca, altrimenti mi avrebbero bloccato il conto corrente. Poi, il 14 luglio, ho mandato tutto anche all' Inps, sia di Torino che alla sede di Roma".

Solo la denuncia della storia di Mariacristina  ha sbloccato la situazione. In una nota, infatti, l'Inps ha spiegato di "porre grande attenzione sull'acquisizione dei dati, al fine di evitare l'indebito pagamento di ratei di pensione non spettanti a seguito del decesso dei titolari". E nello specifico: "A seguito di un invio telematico del 30 giugno, con il quale l'Asl competente comunicava il decesso della signora avvenuto in data 15 giugno, questo Istituto ha provveduto in automatico al blocco della pensione e contestuale richiesta di ‘re introito' per la rata di luglio, così come previsto dalla normativa vigente in tema di comunicazione di decesso dei pensionati e dei relativi contratti stipulati con gli istituti pagatori (banche e poste). A seguito della segnalazione dell'interessata – si legge ancora – la sede competente si è immediatamente adoperata per la tempestiva risoluzione del caso, rispristinando in data 3 agosto la pensione che, per il mese di agosto è già stata messa in pagamento e la signora riceverà l'accredito con valuta 10 agosto, mentre, per quel che riguarda la rata di luglio la signora ha già ricevuto l'importo".

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