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Strage di Erba, Rosa e Olindo: “Vogliamo riaprire il processo”. Si punta alla revisione

L’ultima carta dei coniugi Romano per riaprire il caso per il quale sono stati condannati all’ergastolo. Già accolto il ricorso sull’analisi dei nuovi reperti, l’ultima parola sarà comunque della Cassazione. Rosa e Olindo sperano…
A cura di Biagio Chiariello
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Potrebbe riaprirsi clamorosamente il processo per la strage di Erba. E' fissata per il 5 aprile l'udienza decisiva per la difesa di Olindo Romano e Rosa Bazzi, che punta a chiedere alla revisione del procedimento giudiziario che ha visto i due coniugi condannati in via definitiva all’ergastolo per aver ucciso i vicini di casa Raffaella Castagna, il figlio Youssef Marzouk, la madre Paola Galli, e Valeria Cherubini con il suo cane. Secondo quanto riporta "Il Giorno", a undici anni dal massacro Rosa Bazzi e Olindo Romano sperano di poter riaprire il caso puntando su reperti mai esaminati nell'inchiesta:

Secondo i legali ci sono tracce biologiche non rilevate nelle indagini: alcune presenze pilifere sulla felpa del piccolo Youssef, un capello castano chiaro lungo dieci centimetri fra la manica destra e il cappuccio, un capello nero di un centimetro e mezzo sulla parte anteriore, due capelli sulla parte posteriore. I margini ungueali e le porzioni dei polpastrelli del bambino, mai analizzati. Le unghie delle altre tre vittime, non esaminate nella loro interezza. Una macchia di sangue sul terrazzino di Raffaella. Un mazzo di chiavi nell’alloggio. Un accendino sul pianerottolo. Mozziconi di sigaretta. I giubbotti di Raffaella Castagna e Valeria Cherubini. Il giaccone di Paola Galli.

Ok al ricorso della difesa di Rosa e Olindo su analisi nuovi reperti

I legali dei due coniugi avrebbero dalla loro parte il parere favorevole del sostituto procuratore generale Massimo Galli che nella sua requisitoria ha giudicato plausibile il ricorso. Spetterà comunque alla prima sezione della Cassazione decidere se annullare l’ordinanza con cui la Corte d’appello di Brescia ha dichiarato inammissibile il ricorso della difesa. Annullata l’ordinanza, chiedono i legali della difesa, deve essere l’Appello bresciano, in quanto giudice di revisione, a disporre l’incidente probatorio.

La strage di Erba

Quello che ad oggi è certamente uno degli episodi di cronaca più cruenti che la storia italiana recente ricordi si consumò l’11 dicembre 2006 in un appartamento del centro di Erba (Como): quattro persone furono uccise a colpi di coltello e spranghe, poi l’abitazione fu incendiata. Le vittime furono Raffaella Castagna, il figlio Youssef Marzouk, la nonna materna, Paola Galli, e la dirimpettaia, Valeria Cherubini. Olindo e Rosa, vicini di casa della famiglia Castagna sono stati riconosciuti definitivamente colpevoli dalla Corte di Cassazione il 3 maggio 2011 e stanno scontando l’ergastolo: la Bazzi nel carcere di Bollate, Romano in quello di Opera.

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