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Sindacalista ucciso da un camion, oggi l’interrogatorio di Alessio Spanziano. “Vuole collaborare”

Alessio Spaziano risponderà oggi all’interrogatorio di garanzia per spiegare le dinamiche dell’incidente che ha ucciso il sindacalista Adil Belakhdim. Il 26enne ha travolto l’uomo alla guida del suo camion, senza però fermarsi per prestare soccorso. “Si tratta di un tragico incidente” sostiene il legale del lavoratore casertano.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Alessio Spaziano risponderà oggi all'interrogatorio di garanzia per spiegare le dinamiche dell'incidente che ha ucciso il sindacalista Adil Belakhdim. L'uomo stava partecipando a una manifestazione di protesta davanti alla Lidl di Biandrate. Il sit- in era stato organizzato per i diritti dei facchini della filiera della logistica. Il 26enne residente nel Casertano ha investito l'uomo forzando il blocco della manifestazionee non si è poi fermato a soccorrerlo. Agli inquirenti ora dovrà fornire una motivazione per quell'omissione di soccorso. Secondo le prime ricostruzioni, il camionista era così spaventato che ha pensato di fuggire per evitare conseguenze. Lo ha convinto a costituirsi il padrino, agente della Polizia di Stato. Proprio lui è stato il primo a ricevere la telefonata del 26enne dopo l'incidente. "Ho fatto un casino" gli aveva detto il ragazzo nel panico. A quel punto l'agente gli ha suggerito di tornare indietro per evitare "conseguenze peggiori".

La tesi che confermerà ancora è quella dell'incidente, escludendo la volontà di investire Adil. "Siamo in una fase molto delicata – ha dichiarato l'avvocato del lavoratore Gabriele de Juliis -. Il mio assistito, seppur indagato per una cosa delicata e sicuramente grave, ha interesse a garantire la massima collaborazione all'autorità giudiziaria in un clima di serenità e tranquillità". Gli investigatori non sarebbero ancora in possesso delle immagini riguardanti l'incidente, ma hanno raccolto le testimonianze dei lavoratori che hanno assistito alla scena. Impossibile per loro credere che il 26enne non si fosse accorto di nulla. "Tutti gli urlavano di fermarsi, ma lui ha tirato dritto" hanno raccontato sconvolti i presenti sentiti dalle forze dell'ordine.

Non crede all'incidente neppure la moglie di Adil, Assia Lucia Marzocca, che lo aspettava in Marocco insieme ai due figli piccoli. Adil avrebbe riabbracciato i suoi bambini dopo una lunga separazione dovuta alle restrizioni anti-Covid. "Sarebbe partito domenica – ha raccontato la donna al quotidiano La Repubblica -. Non vedeva l'ora di riabbracciarci. Quel camionista sapeva che c'era tanta gente, sapeva le conseguenze di quel gesto e sapeva che sarebbe andato in carcere.Per questo ha fatto quella telefonata in cui ha detto che era successo un casino". "Si tratta di un incidente: il sindacalista si trovava in un punto in cui non era visibile" ha replicato ancora il legale del camionista, preoccupato per l'astio nei confronti del suo assistito. Sostiene che la compagna di Spanziano abbia ricevuto minacce di morte. "La volontà è quella di collaborare in tutti i modi possibili", ha concluso.

I colleghi di Sì Cobas hanno lanciato per Adil una raccolta fondi per sostenere la famiglia nelle spese legali. Si attende ora l'esito dell'autopsia che si svolgerà mercoledì. Solo dopo potrà essere accordato il permesso per i funerali che si svolgeranno in Marocco.

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