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“Si è tolto i guantoni ed è crollato”: il racconto degli amici di Edoardo Addezio morto a 15 anni

Gli amici di Edoardo Addezio, il ragazzino di 15 anni morto durante una festa in casa, hanno raccontato agli inquirenti quanto accaduto poco dopo “l’incontro” di boxe improvvisato. “Stavamo giocando, nessuna violenza, poi lui è caduto al suolo”
A cura di Gabriella Mazzeo
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"Abbiamo deciso di fare il torneo di boxe così, senza programmarlo. Nella stanza eravamo in 4, Edoardo ha preso qualche colpo leggero ma per scherzo in punti dove non poteva fare male. Poi si è tolto i guantoni e si è accasciato al suolo". A raccontare sono gli amici di Edoardo Addezio che nella notte tra sabato e domenica hanno dovuto assistere impotenti alla morte del ragazzino di 15 anni. 

Il gruppo, secondo quanto riporta La Repubblica, avrebbe raccontato ai militari le dinamiche della festa in casa. "Eravamo in 18 e lui in tutta la sera ha assaggiato un solo cocktail" ha raccontato uno dei ragazzini, confermando quanto già raccolto dai carabinieri durante il sopralluogo in casa. Non vi è stato alcun abuso di alcol o sostanze stupefacenti, mentre l'incontro di boxe potrebbe essere stato la causa del decesso. A stabilire cosa sia davvero accaduto sarà l'autopsia del medico legale Davide Bedocchi. Per svolgere l'esame nella giornata di domani, la pm Tiziana Paolillo a capo della Procura per i Minori, ha aperto un'indagine per omicidio colposo a carico di ignoti.

Secondo quanto reso noto, i carabinieri avrebbero sequestrato i telefoni cellulari dei ragazzi presenti alla festa, in particolare quelli dei 4 presenti nella stanza al momento del finto incontro di boxe, alla ricerca di filmati che ritraggano il momento e gli istanti immediatamente successivi.

Gli investigatori si sono concentrati su una malformazione cardiaca per la quale Edoardo era stato operato da bambino al Gaslini. Il 15enne si sottoponeva a controlli annuali presso l'ospedale pediatrico e non poteva praticare sport a livello agonistico. Stando a quanto riferito dal padre, Edoardo queste regole le aveva sempre rispettate, ma godeva in generale di ottima salute. "Non praticava sport a livello agonistico principalmente per una questione "burocratica" – ha raccontato l'uomo in un'intervista rilasciata nei giorni scorsi – ma stava benissimo. Faceva regolarmente tennis, giocava a calcetto la domenica sera, sciava, nuotava e andava in bici come tutti i ragazzi normali".

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