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Sciopero aerei, oggi centinaia di voli cancellati: conto salato per compagnie e raffica di ricorsi

Secondo le prime stime, a causa dello sciopero degli aerei di oggi, 17 luglio, almeno un quarto dei voli previsti non sono stati effettuati. Tra sciopero e indennizzi, le compagnie potrebbero trovarsi di fronte un conto molto salato.
A cura di Antonio Palma
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Centinaia di voli cancellati e aerei in ritardo in tutti i principali scali aeroportuali italiani con evidenti  e gravi disagi per i viaggiatori. È il risultato dello sciopero aereo di 4 ore di oggi, domenica 17 luglio, proclamato da alcune sigle sindacali dei controllori di volo, e dai lavoratori delle compagnie low cost, come i piloti ed assistenti di volo di Ryanair, Malta Air e della società CrewLink, di Easy Jet e Volotea.

Secondo le prime stime dopo la fine dello sciopero degli aerei, alle 18, almeno un quarto dei voli previsti non sono stati effettuati con problemi che si sono propagati anche agli altri voli programmati, spesso in ritardo.

Solo all'aeroporto di Roma Fiumicino, lo scalo italiano più importante, cancellati circa un centinaio di voli così come anche a Malpensa . Decine i voli non decollati anche negli altri scali della Penisola, da nord a sud, come a Napoli-Capodichino dove si contano 80 voli cancellati.

Ovunque si è assistito a scene analoghe con centinaia di passeggeri, spesso non informati bene, costretti a lunghe attese e a biglietti sostitutivi a caro prezzo. Solo il 50% dei viaggiatori riuscirà a volare già oggi riprogrammando il volo mentre l'altro 50% verrà riprotetto nell'arco di domani e dopodomani

I disagi son proseguiti ovviamente anche oltre le 18, con molti voli in ritardo sempre a causa delle conseguenze dello sciopero degli aerei.

Conseguenze che però potrebbero essere solo un piccolissima parte di quelle previste. Tra sciopero e indennizzi, le compagnie potrebbero trovarsi di fronte un conto molto salato che potrebbe trasformare questa estate in una delle più nere per il settore del volo.

Secondo alcune stime, il conto per i vettori della stagione estiva potrebbe aggirarsi tra i 4 e i 5 miliardi mentre il Codacons valuta in circa 7 miliardi di euro il costo che le società pagheranno a causa della protesta di oggi e della raffica di cause e di ricorsi per i danni ulteriori arrecati ai passeggeri.

Le associazioni dei consumatori infatti si stanno già mobilitando con pratiche di rimborso e risarcimento. "Ricordiamo che anche in caso di sciopero le compagnie aeree sono tenute a riconoscere ai passeggeri che si vedono cancellato il volo l'assistenza e l'indennizzo previsti dal regolamento europeo 261/04 – spiega il presidente Codacons, Carlo Rienzi – Chi non riuscirà a raggiungere le mete di villeggiatura a causa dello sciopero odierno ha diritto inoltre a chiedere ad agenzie di viaggio, tour operator e strutture ricettive il rimborso integrale di quanto pagato per i servizi non goduti, sulla base del principio della ‘causa di forza maggiore' e delle norme del codice civile, e potrà agire contro le compagnie aeree chiedendo anche il danno morale da ‘vacanza rovinata' fino a 5mila euro a viaggiatore".

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