224 CONDIVISIONI

Samira Sbiaa, l’accusa choc: “Dormiva col giubbotto, il marito le negava le coperte”

“Dormiva col giubbotto, il marito le negava le coperte e le dava cibo scaduto, una volta l’ha presa per il collo”. A Chi l’ha visto, lo choccante racconto dei maltrattamenti che Samira Sbiaa avrebbe subito dal marito, Salvatore Caruso, indagato per omicidio. Intanto continuano le ricerche nel giardino dell’uomo, dove ieri sono stati trovati resti umani.
A cura di Angela Marino
224 CONDIVISIONI
Immagine

"Di notte era costretta a dormire con il giubbotto perché lui le negava le coperte". Sono solo alcuni degli scioccanti dettagli raccontati dalla sorella si Samira Sbiaa a Chi l'ha visto. In queste ore i militari del reparto investigativo hanno rivenuto in casa del marito della donna scomparsa 17 anni fa, ossa che potrebbero compatibili con clavicole umane e una scarpa di donna. Mentre continuano gli scavi con il georadar la sorella ha rivelato i particolari dello stato di segregazione e abuso in cui presumibilmente il Caruso teneva Samira: "Le faceva mangiare cibo scaduto. Un giorno l'ha presa per il collo finché non è svenuta. Un'altra volta ha preso la pistola e l'ha minacciata di morte".

Salvatore Caruso, 68 anni, ex guardia giurata, è indagato per omicidio mentre il cortile di casa sua è diventato una specie di giardino degli orrori dove nell'ambito delle indagini sulla scomparsa  risalente a 17 anni fa, vengono effettuate incessanti ricerche. Intanto, dopo le scioccanti scoperte in via Petrarca, il procuratore di Ivrea, Giuseppe Ferrando è intervenuto per raccomandare cautela: "Faremo il Dna sulle ossa ritrovate in giardino, che non sono palesemente animali – ha dichiarato – ma anche su questo massima cautela. Gli scavi nella casa di Salvatore Caruso continuano nelle altre zone individuate dal georadar". Alla dottoressa Monica Omodei è affidato il compito di esaminare i resti.

Salvatore Caruso, che ieri si è dichiarato convinto che non avrebbero trovato niente, resta indagato per omicidio e occultamento di cadavere mentre invece la famiglia di Samira continua a seguire con grande attenzione gli scavi nella proprietà al civico 12 di via Petrarca, a Settimo Torinese. Il caso ha visto la prima indagine dopo 17 anni dalla scomparsa della donna, allora 32enne, grazie alla tenacia della famiglia d'origine, che dal Marocco è riuscita, con l'aiuto di un'associazione di Asti, a far aprire un caso. La vicenda è stata seguita anche dagli inviati di Chi l'ha visto, ai quali la sorella di Samira ha raccontato di come Caruso tenesse segregata quella che, per soli due anni, è stata sua moglie. Samira Sbiaa è sparita il 7 aprile 2002, in tutti questi anni il marito ha sempre sostenuto che si trattasse di allontanamento volontario.

224 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views