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Quanto i vaccini hanno ridotto i contagi, decessi e ricoveri per Covid-19

L’Istituto superiore di sanità ha diffuso un’analisi dei dati sulle vaccinazioni contro il Covid. Il risultato descrive quello che vediamo registrare quotidianamente dal bollettino: crollano contemporaneamente, a distanza di poche settimane dalle prime dosi, diagnosi, ospedalizzazioni, ingressi in terapia intensiva e decessi.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Contagi, ospedalizzazioni, accessi in terapia intensiva, decessi. I dati sono tutti crollati grazie al vaccino contro il Covid. L'Istituto superiore di sanità ha raccolto e aggregato i dati degli ultimi mesi in un documento sulla "valutazione della riduzione del rischio di infezione da SARS-CoV-2 e successivo ricovero e decesso dopo la vaccinazione con qualsiasi vaccino". I risultati sono lo specchio di ciò che sta succedendo da settimane nei dati che vengono aggiornati nel bollettino quotidiano: un calo generale da tutti i punti di vista e il merito è, appunto, principalmente dell'avanzamento della campagna di vaccinazione.

Il periodo studiato arriva fino al 30 maggio scorso e fa un'analisi generale su tutti i vaccinati con i quattro prodotti al momento a disposizione: Pfizer, AstraZeneca, Moderna e Johnson&Johnson. A livello di categoria l'incidenza si è abbassata prima tra chi ha ricevuto la priorità: ospiti delle Rsa, operatori sanitari, forze dell'ordine e personale scolastico. In generale, invece, tutti gli indicatori sono crollati a poche settimane dalla somministrazione della prima dose.

La vaccinazione riduce nettamente le diagnosi nell'arco di quattro o cinque settimane, mentre entro i 35 giorni c'è un vero e proprio crollo delle ospedalizzazioni e degli ingressi in terapia intensiva. Altrettanto vale per i decessi, che dopo cinque settimane si riducono drasticamente. Sul lungo periodo, invece, le diagnosi calano più per le donne che per gli uomini. "I numeri danno delle proiezioni serene anche per l'occupazione dei posti ospedalieri", ha confermato il presidente dell'Iss, Silvio Brusaferro, durante la conferenza stampa sull'analisi dei dati del monitoraggio settimanale. "Inoltre sono in crescita le vaccinazioni – ha continuato – gli 80enni sono al 91%, i 70-79enni sono all'83%, e le altre categorie stanno crescendo".

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