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Protesi bionica per sostituire l’arto perso in incidente, Marco ha una nuova mano

La storia di Marco Bucci, 33enne di Ivrea (Torino), ha inizio nel 2017 quando durante il lavoro da macellaio la sua mano è finita accidentalmente in un tritacarne che gli ha completamente maciullato le dita. La svolta quando è emersa la possibilità dell’istallazione di un arto bionico. Mesi di prove e adattamenti e pochi giorni fa infine la consegna e l’istallazione della mano.
A cura di Antonio Palma
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“Un grazie di cuore al Dott. Roberto Ariagno ed al suo fantastico team dell'Officina Ortopedica Maria Adelaide che ha reso possibile tutto questo con grande professionalità, competenza e rapporto umano” con queste parole Marco Bucci, 33enne di Ivrea (Torino) ha voluto ringraziare tutta la squadra di specialisti che, dopo un lungo e duro lavoro, è riuscita ridargli una nuova mano per sostituire quella persa in un incidente tre anni fa. Una mano completamente differente, un arto bionico che però gli permetterà di ritornare alla quotidianità di prima. “È una sensazione bellissima, emozionante. D'ora in poi potrò tornare a utilizzare entrambi gli arti e affrontare la mia routine come prima" ha dichiarato il trentatreenne.

La sua vicenda ha inizio nel 2017 quando durante il lavoro da macellaio la sua mano è finita accidentalmente in un tritacarne che gli ha completamente maciullato le dita. “Per fortuna ho avuto la tempestività di spegnere la macchina, anche se il danno ovviamente era già stato fatto” ha raccontato l’uomo. Da qui un lungo calvario tra ospedali e sale operatorie, prima all’Ospedale di Ivrea e poi al Maria Vittoria di Torino. La prima necessità è stata quella di salvare il pollice, l’unico dito rimasto.

Grazie a un complicato intervento, che è riuscito a rivascolarizzare e a salvare il pollice della mano destra, e alla successiva riabilitazione, Bucci ha potuto tornare a usare la mano anche se in maniera molto limitata rispetto a prima. Questo gli ha permesso di tornare a vivere ma con un nuovo lavoro e una nuova vita. “È stato un periodo durissimo, ma non sono uno che si abbatte facilmente. Mi sono dovuto adattare alla mia nuova vita, imparando ad usare la mano sinistra e sfruttando al meglio la protesi a destra” ha ammesso il 33enne piemontese.

La svolta nel 2019 quando è emersa la possibilità dell'istallazione di un arto bionico. Mesi di prove e adattamenti e pochi giorni fa infine la consegna e l’implementazione della mano che ora permetterà all’uomo di condurre una vita pressoché normale. “Devo fare molta pratica per utilizzare al meglio la mia mano bionica, ma non c’è addestramento più soddisfacente di questo. Dovrò sicuramente modificare le mie abitudini, ma l’ho già fatto una volta e non vedo l’ora di rifarlo" ha dichiarato Bucci.

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