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Paura in strada a Lanciano, esce di casa per andare a messa e viene ucciso a colpi di pistola

La vittima è Francesco de Florio De Grandis, un 72enne che tutti conoscevano in zona e descritto da vicini e parenti come un uomo tranquillo e senza nemici.
A cura di Antonio Palma
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Terribile omicidio in strada questa mattina a Lanciano, in provincia di Chieti, dove un uomo è stato raggiunto e ucciso da diversi colpi di arma da fuoco a poche centinaia di metri da casa sua da dove era appena uscito. Il delitto si è consumato poco dopo le 8 in via Cipollone quando diversi spari hanno squassato la tranquilla mattinata di domenica. A terra in una pozza di sangue è rimato Francesco de Florio De Grandis, un 72enne che tutti conoscevano in zona e descritto da vicini e parenti come un uomo tranquillo e senza nemici. Per lui inutili i successivi soccorsi da parte dei sanitari del 118, accorsi sul posto dopo una chiamata di emergenza insieme agli agenti della Polizia Municipale, della Polizia di Stato e dei  Carabinieri di Lanciano.

L'uomo, detto "Ciccillo" era un artista e faceva il pittore. Sarebbe stato raggiunto da diversi proiettili in una sorta di agguato mortale ma al momento restano ignote le cause dell'assassinio. Secondo quanto ricostruito finora, il settantaduenne era uscito di casa, nel quartiere Santa Rita, poco dopo le 8 e si stava incamminando a piedi verso il centro della cittadina abruzzese come faceva tutte le domeniche ma, dopo aver percorso meno di un centinaio di metri, sarebbe stato raggiunto da una decina di colpi di arma da fuoco. L'uomo lascia la moglie e tre figli uno dei quali ha raccontato che il padre stava recandosi a messa quando è stato raggiunto dai colpi.

"È uscito di casa per andare a piedi in centro come faceva di solito. Papà stava andando in cattedrale per la messa come faceva ogni domenica. Aveva percorso qualche decina di metri e dopo un po' qualcuno ha citofonato a casa di mia madre dicendogli del corpo a terra" ha raccontato uno dei figli a Il Messaggero. "Son corso sul posto e ho visto il corpo di mio padre a terra, era a cinquanta metri della porta della casa, sulla strada. Non so chi possa aver fatto questo a mio padre, lui era una persona buona, non aveva conti in sospeso con nessuno" ha aggiunto l'uomo sconvolto per l'accaduto. I sospetti dei carabinieri si sono concentrati su un vicino di casa della vittima che è stato fermato e condotto in caserma per essere interrogato. Per gli inquirenti il movente del delitto sarebbe un raptus legato a crisi schizofreniche dell'indagato, convinto che De Grandis parlasse male di lui. Sul luogo dell'omicidio il sostituto procuratore Serena Rossi.

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