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Palermo, congedo matrimoniale al dipendente gay dell’Amat

Per la prima volta un’azienda pubblica paragona l’iscrizione nel registro delle unioni civili di un coppia gay ad un vero matrimonio.
A cura di Antonio Palma
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Per la prima volta in Italia un'azienda pubblica paragona di fatto l'iscrizione al registro delle unioni civili ad un matrimonio. L'Amat, l'azienda municipalizzata dei trasporti di Palermo, infatti ha concesso il congedo matrimoniale ad un suo dipendente gay che con il compagno si era iscritto al registro delle unioni civili istituito nel capoluogo siciliano nel giugno dello scorso anno. Protagonista della vicenda è il 47enne Giuseppe Anastasio che, dopo l'iscrizione al registro delle unioni civili con il 53enne Salvatore Migliore, aveva chiesto alla sua azienda il congedo matrimoniale. In un primo momento "mi era stato risposto che era necessario esibire un certificato di matrimonio che ovviamente non abbiamo" ha spiegato il dipendente Amat. Ma dopo circa un anno dalla richiesta l'improvvisa marcia indietro dell'azienda che ha comunicato di aver accettato la rivendicazione.

L'intervento dell'Unar sull'azienda di trasporto

Quando nessuno se l'aspettava più, infatti, il nuovo direttore della municipalizzata palermitana ha rivalutato la richiesta. "Dopo una serie di temporeggiamenti ho saputo che della vicenda si è interessato l'Unar, l'ufficio nazionale anti discriminazioni razziali, e in seguito ho ricevuto la lettera del rilascio dall'Amat di 15 giorni di congedo matrimoniale" ha confermato il 47enne siciliano. Un regalo davvero inaspettato per la coppia che ora è pronta a sfruttare questa opportunità per il viaggio di nozze. In precedenza soltanto alcune aziende private e qualche istituzione aveva riconosciuto il congedo matrimoniale a coppie gay che però avevano contratto regolare matrimonio all'estero. "Quello dell'Amat è un precedente importantissimo" ha confermato il leader nazionale di Arcigay Flavio Romani.

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