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Omicidio Polizzi, il killer torna libero dopo l’ergastolo. Ira della famiglia: “Questa è l’Italia”

Ira della famiglia di Alessandro Polizzi, il 24enne ucciso a Perugia nel marzo del 2013, dopo che il suo killer, Riccardo Menenti, già condannato all’ergastolo, è stato scarcerato per scadenza dei termini: “Queste cose non dovrebbero esistere. Io e la mia famiglia siamo indignati e domani andremo davanti alla corte di Cassazione a Roma. E non ce ne andremo fin quando non avremo giustizia”. E il ministro Bonafede invia gli ispettori al tribunale di Firenze per accertamenti.
A cura di Ida Artiaco
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Ieri sono state arrestate due persone per il delitto compiuto a Perugia la notte tra il 25 e 26 marzo. Sono Riccardo e Valerio Menenti, il primo avrebbe ucciso Alessandro, suo figlio ed ex fidanzato di Julia Tosti sarebbe stato il mandante. Oggi l’interrogatorio in carcere.

"È vergognoso, mi devono dire perché. Voglio sapere perché l'assassino di mio figlio è fuori, libero, dopo essere stato condannato all'ergastolo". C'è ira e dolore nelle parole di Daniela Ricci, madre di Alessandro Polizzi, il 24enne ucciso a colpi di pistola a Perugia nel marzo del 2013. Solo pochi giorni fa ha infatti saputo che il killer del suo ragazzo, Riccardo Menenti, già condannato all'ergastolo per il delitto, è tornato in libertà per scadenza dei termini. In altre parole, la difesa dell'imputato ha fatto ricorso al terzo grado di giudizio per ottenere una rimodulazione della pena ma non essendoci stata questa udienza sono decorsi i termini per cui, il 10 gennaio, come stabilito dalla Corte d'Assise d'Appello di Firenze con la sentenza emessa il 19 giugno 2019 e come previsto dal codice penale, è stato scarcerato. Per di più, ad oggi non c'è stata altra pronuncia: dopo i ricorsi in Cassazione presentati dagli avvocati, l'udienza deve essere ancora fissata. I suoi legali chiedono per lui il riconoscimento delle attenuanti generiche.

Una notizia che ha sconvolto i familiari di Alessandro. "Queste cose non dovrebbero esistere – ha rincarato la dose il fratello della vittima, Francesco, pubblicando su Facebook anche le terribili foto del foto di Alessandro massacrato -. Come la sorella di Cucchi per trovare giustizia devo affidarmi ai media e al popolo italiano. Trovare qualcuno che sia dalla nostra parte. Io e la mia famiglia siamo indignati e andremo davanti alla corte di Cassazione a Roma. E non ce ne andremo fin quando non avremo giustizia". Intanto, anche il ministro Alfonso Bonafede ha preso in carico la situazione e inviato gli ispettori al tribunale di Firenze per ulteriori accertamenti sulla vicenda.

Riccardo Menenti era stato condannato all'ergastolo per l'omicidio del giovane perugino e per quello tentato di Julia Tosti, sua fidanzata all'epoca dei fatti ed ex ragazza del figlio, Valerio Menenti, che a sua volta aveva subito tre pestaggi proprio a causa della nuova relazione della ragazza con Alessandro. Quando ha sfondato la porta dell'appartamento che la coppia condivideva in via Ettore Ricci ha sparato un colpo di pistola colpendo Polizzi, il quale ha poi difeso la giovane, che è riuscita a salvarsi. A quel punto Menenti ha preso uno svitabulloni e si è accanito sul 24enne uccidendolo, prima di fuggire nella macchina guidata da un altro figlio, Simone. Per lui e per Valerio sono subito arrivate pesanti condanne: l'ergastolo per il primo e 16 anni e mezzo per il secondo.

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