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Oltre 70 auto danneggiate all’ospedale di Rimini: “Sanitari visti come nemici per appelli covid”

“Non si vandalizzano settanta auto e tutte di personale che lavora nella sanità pubblica, in ospedale. Chi ha colpito lo ha fatto scientificamente. È stato un attacco mirato contro medici e infermieri e i loro appelli a proteggersi dal virus” ha spiegato Andrea Boccanera, responsabile della sicurezza dei lavoratori dell’Ausl romagnola.
A cura di Antonio Palma
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Inquietante episodio nelle scorse ore fuori dall’ospedale Infermi di Rimini dove decine di auto parcheggiate negli stalli riservati ai dipendenti dell’Ausl romagnola sono state prese di mira da sconosciuti e vandalizzate di proposito per motivi tutti da accertare. L’episodio è avvenuto nel weekend, nella notte tra sabato e domenica scorsi, ed è stato scoperto dai proprietari delle vetture solo la mattina di domenica alla fine del turno notturno di lavoro tra i malati in corsia. Ad essere prese di mira tutte le auto di medici, infermieri e operatori socio sanitari che avevano lasciato i mezzi nei posteggi a loro riservati per recarsi al lavoro.

Molte vetture sono finite con i vetri dei finestrini rotti, la carrozzeria pesantemente rigata o specchietti in frantumi ma da nessuna delle auto è sparito nulla. Sintomo quest’ultimo che l’obiettivo era proprio quello di danneggiare le auto e non di rubare gli oggetti al loro interno. Ne è convinto anche Andrea Boccanera, responsabile della sicurezza dei lavoratori dell’Ausl che a Il Resto del Carlino ha spiegato: “Non è certo il lavoro di un ubriaco o di qualche teppistello, è un attacco mirato contro i sanitari. Accanto alle auto dei dipendenti dell’Ausl, a pochissimi metri, ce ne erano altre e non sono state toccate. Chi ha colpito, lo ha fatto scientificamente e mirava solo a danneggiare le vetture del personale sanitario”.

Per Boccanera, l’attacco ai sanitari sarebbe avvenuto perché, secondo alcuni, con i loro appelli a proteggersi dal virus con le mascherine e il distanziamento, creano allarmismo. “Non si vandalizzano settanta auto e tutte di personale che lavora nella sanità pubblica, in ospedale. È un attacco mirato a noi. Da anni chiediamo che vengano installate delle telecamere per garantire una maggiore sicurezza, speriamo che stavolta, dopo questo episodio, di venire ascoltati anche dalla nostra direzione sanitaria” ha aggiunto Boccanera.

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